Il carcere aquilano di Preturo

L'AQUILA

Bloccate le lettere d'amore al camorrista in carcere

La Cassazione conferma la decisione: le citazioni di film e poesie possono essere messaggi criptati per il boss

L'AQUILA. Nelle lettere d’amore che la compagna gli aveva inviato nel carcere di Preturo – dove il boss della camorra è detenuto – ci sarebbero state citazioni letterarie e cinematografiche che nascondevano messaggi criptati che solo il capo clan era in grado di capire. Per questo la missiva fu bloccata dalla direzione del carcere e prima il Tribunale di sorveglianza dell’Aquila e ora la Cassazione hanno confermato la bontà di quella decisione.

Secondo il legale del boss «il contenuto della lettera» era stato travisato perché «i rimandi a citazioni cinematografiche e a versetti di poeti erano giustificati dal tenore della missiva, caratterizzata da esternazioni di affetto nei confronti del detenuto da parte della sua convivente».

Per la Cassazione «nella missiva la mittente, al di là di mere espressioni di affetto nei confronti del detenuto, riporta frasi di poeti e citazioni di film e inoltre accenna a vicende e situazioni riguardanti alcune persone note ai due interlocutori, il cui significato intrinseco non è comprensibile. Il contenuto della lettera in quanto tale può veicolare informazioni e messaggi pericolosi per la sicurezza pubblica, perché comprensibili solo dai corrispondenti. Debbono condividersi le conclusioni a cui è giunto il magistrato di sorveglianza nel provvedimento impugnato» motiva la Cassazione «che ha ritenuto criptico il linguaggio utilizzato nella lettera. Devono ritenersi sussistenti elementi di valutazione concreti tali da conferire un adeguato coefficiente di oggettività alle esigenze e ragioni sottese al trattenimento. Il ricorso deve essere dichiarato inammissibile».

Il boss della camorra in questione è da anni in carcere e quando fu arrestato era nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi. Era accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere di stampo mafioso e riciclaggio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA