Bus guasto non parte Pendolari bloccati per due ore a Roma

I viaggiatori hanno atteso un mezzo da Sulmona Federcopa: disservizi pesanti, la Regione non fa nulla

SULMONA. L’autobus ha un guasto a Roma e i pendolari sono costretti ad aspettare un mezzo di soccorso da Sulmona. L’episodio è avvenuto l’altra sera alla stazione Tiburtina quando la corsa della 19 da Roma per il capoluogo peligno, è partita quasi dopo due ore. Indignati i pendolari che, dopo una giornata di lavoro, sono riusciti a tornare a casa a tarda sera.

Federcopa, la federazione dei comitati dei pendolari, non risparmia critiche a Regione e Arpa. «I disservizi sulla linea Arpa Sulmona-Roma sono pesanti e sono ormai purtroppo all’ordine del giorno» afferma Francesco Di Nisio presidente di Federcopa «il ritardo con il quale la sede di Sulmona dell’Arpa ha affrontato il soccorso ad un autobus che sarebbe dovuto partire alle 19 da Roma è inspiegabile, il mezzo per un guasto tecnico è rimasto fermo alla stazione Tiburtina. Tutto questo è avvenuto» sottolinea «mentre alla stazione Tiburtina erano fermi almeno altri cinque autobus dell’Arpa che sarebbero dovuti partire più tardi. É finita invece con i pendolari Peligni costretti ad aspettare un bus in arrivo da Sulmona con ritardi pesantissimi».

Federcopa punta il dito anche contro la Regione che «con il suo silenzio complice, sostiene questa politica a danno del Centro Abruzzo. Morra e i vertici dell’Arpa» aggiunge Di Nisio «per un giorno salgano su uno di questi autobus. Solo così potranno rendersi conto delle inefficienze e degli sprechi che sostengono».

Intanto i consiglieri comunali Luigi Rapone (Udc), Filadelfio Manasseri (Api) e Alessandro Maceroni (Fli) hanno inviato una nota ai Consiglieri regionali di riferimento dei rispettivi partiti (Antonio Menna, Gino Milano, Daniela Stati e Berardo Rabbuffo) per sollecitare concrete iniziative nei confronti della Giunta regionale e della Società Arpa, azienda pubblica regionale, perché ponga fine ai disservizi nel trasporto pubblico locale e segnatamente nei collegamenti giornalieri tra il Centro Abruzzo e Roma. «Il trattamento ingiusto che viene riservato ai pendolari e lavoratori della nostra zona che giornalmente si debbono spostare su Roma» scrivono i consiglieri Rapone, Manasseri e Maceroni «ha assunto proporzioni non più sostenibili e procura disagi non solo all’utenza della città ma anche a quella proveniente dai paesi della Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro».

Chiara Buccini

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