Campomizzi, Cialente rassicura"Trasferiremo tutti alla Finanza"

Il sindaco chiederà alla Sge un alloggio anche per i 22 sfollati senza requisiti

L'AQUILA. Un alloggio alla scuola della Finanza per tutti gli sfollati (65) ancora ospitati alla caserma Campomizzi che deve, però, accogliere gli studenti universitari. È questo l'impegno assunto dal sindaco Massimo Cialente e dall'assessore Fabio Pelini in un incontro con il gruppo che da giorni protesta contro lo "sfratto" imposto dalla Sge.

Cialente e l'assessore all'assistenza alla popolazione si faranno carico nelle prossime ore di portare al tavolo della Struttura per la gestione dell'emergenza il caso di questi 65 sfollati. Un numero che include i 13 inquilini della palazzina popolare di via dei Verzieri, a Preturo, e i 22 "invisibili", ovvero quelli che pur non avendo più un posto dove stare non hanno i requisiti per poter usufruire ancora dell'assistenza.

Gli ospiti della Campomizzi hanno ripetuto a chiare note al sindaco e all'assesssore Pelini che dalla caserma andranno via tutti insieme e solo quando ad ogni nucleo familiare (molti gli anziani e i single) verrà assicurata una sistemazione dignitosa. Per una quarantina di loro, quelli con tutte "le carte in regola", già da giorni sono pronte le stanze alla scuola della Finanza. Ma, tranne una persona, tutte le altre hanno deciso di non abbandonare alla loro sorte "i compagni" meno garantiti dai provvedimenti finora emanati in materia di assistenza alla popolazione. Alla Sge il Comune chiederà un provvedimento elastico, dettato dal "buon senso", così da poter chiudere la partita e liberare definitivamente la Campomizzi che dovrà - così come sancito da vecchi accordi - accogliere gli studenti universitari. Alla Finanza questo gruppo di sfollati dovrebbe rimanere per un breve periodo di tempo, fino a quando il Comune non avrà la disponibilità di alloggi alternativi.

Intanto, da oggi alla Campomizzi non verranno serviti più i pasti neppure ai bambini e agli ultrasettantenni. Gli altri già da giorni si sono visti cancellare sia il diritto alla mensa che agli altri servizi. Una situazione di assoluta emergenza.

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