Trasacco, l’orso fa ancora razzia: uccisi tre maiali

2 Agosto 2025

Nuova incursione a distanza di soli tre giorni dalla precedente. E intanto a Lecce nei Marsi arriva la speciale isola ecologica

LECCE NEI MARSI. Un'isola ecologica per evitare che gli orsi possano frugare nei mastelli della raccolta differenziata posizionati lungo le strade del centro abitato. È questa la risposta concreta del parco nazionale d'Abruzzo e della Regione alle recenti e numerose incursioni dei plantigradi che nelle scorse settimane hanno messo in allarme la comunità di Lecce nei Marsi. L'installazione della nuova struttura è un primo segnale che la comunità a misura d'orso ha dato ai suoi concittadini per abituarli a convivere con le visite dell'animale simbolo d'Abruzzo. La decisione di creare isole ecologiche è stata la misura più efficace emersa dall'incontro.

L'obiettivo è stato chiaro fin da subito: impedire agli orsi di trovare cibo facile nei mastelli e nei cassonetti e, di conseguenza, scoraggiarli dal frequentare le aree urbane. Come già accaduto in altri comuni del territorio, come per esempio Roccaraso, l'amministrazione comunale di Lecce nei Marsi, guidata dal primo cittadino, Augusto Barile, ha lavorato in stretta sinergia con il parco e con le altre realtà. Il finanziamento straordinario della Regione ha permesso di realizzare l'isola ecologica che è stata posizionata in una zona turistica. Proprio in quell'area, in passato, l'orsa Petra aveva approfittato della gestione scorretta dei rifiuti per andare a pescare cibo tra i mastelli.

L'isola, affidata alla società Tekneko che gestisce il servizio di igiene urbana in paese, è accessibile solo ai residenti del quartiere tramite una tessera. «Le istituzioni al lavoro per la protezione dell'ambiente e dell'essere umano», ha spiegato il sindaco Barile, «grazie alla sensibilità del parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise abbiamo messo in sicurezza uno dei punti più fragili individuati dal locale comitato della comunità a misura d'orso». Intanto, per la seconda volta in tre giorni, un allevamento di Trasacco è stato razziato da un orso.

«Forse una femmina adulta, in compagnia di due cuccioli». È quanto si apprende dagli stessi abitanti del centro marsicano. «Una decina di giorni fa sono stati visti aggirarsi nell’immediata periferia del paese». L’ultimo episodio risale alla notte tra mercoledì e giovedì. L’animale ha sfondato la rete di recinzione di una proprietà privata in via Pecorale e ha attaccato i maiali all’interno della stalla. La scoperta nel pomeriggio di giovedì. Tre carcasse sono state rinvenute dal proprietario subito fuori la struttura. Hanno cercato invano di scappare. Altri suini sono stati feriti, ma non sono in pericolo di vita.

«Abbiamo subito fatto segnalazione ai carabinieri forestale e alla Asl», ha spiegato Massimiliano Di Cola, cugino dell’allevatore. «Sono intervenuti anche i guardiaparco. Purtroppo l’orso responsabile dell’accaduto non è dotato di radiocollare. E non ha lasciato rifiuti organici, dai quali si sarebbe potuto risalire alla sua identità». Solo ieri il via libera alla rimozione degli animali uccisi. Tre giorni prima l’attacco ad un allevamento di bovini di circa 60 capi, sempre in via Pecorale. Qui l’orso aveva sbranato una decina tra pecore e agnelli. 

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