Caos Asl sui ticket E stanno per arrivare oltre 500 multe

Secondo l’azienda sanitaria le esenzioni non erano dovute Pazienti scovati dopo i controlli incrociati della Finanza

SULMONA. Multe fino a 25mila euro e l’accusa di falso in atto pubblico per oltre 500 sulmonesi finiti nei controlli incrociati di Asl e Guardia di finanza sulle esenzioni ticket non dovute. Scatta la seconda fase dell’offensiva della Asl contro chi ha ottenuto sconti sulle prestazioni sanitarie, in un secondo momento giudicati illegittimi. Ora le pratiche, mille e 700 in tutta la provincia, sono passate nelle mani del comando delle Fiamme gialle Sulmona.

Le irregolarità contestate (500 quelle in definizione) si riferiscono all’articolo 316 ter del codice penale, che impone per indebita elargizione di prestazioni sanzioni amministrative da un minimo di 5mila e 164 euro a un massimo di 25mila e 822 euro.

Multe salatissime che, fortunatamente per gli utenti, non potranno superare il triplo della cifra dovuta alla Asl. Annuncia battaglia Catia Puglielli, l’avvocato del Tribunale per i diritti del malato, che ha già sbloccato tre tesserini con altrettanti ricorsi giudiziari nei mesi scorsi.

«All’inizio aveva provveduto la Asl a bloccare ingiustamente i tesserini sanitari delle persone che risultavano morose» spiega la Puglielli «ma il fatto è vietato e addirittura alcuni di loro non avevano nemmeno ricevuto la comunicazione di messa in mora. Poi erano stati avviati i controlli dall’Agenzia delle entrate e ora tutto è in mano alla Finanza. Oltre alla sanzione si rischia un provvedimento penale con l’accusa di falso in atto pubblico. Invitiamo le persone a verificare gli accertamenti che ricevono e continuiamo a sperare di risolvere la questione fuori dalle aule di tribunale, anche perché le proporzioni del fenomeno sono destinate a crescere. Altrimenti siamo pronti a ricorrere alla Corte dei conti per il danno erariale che si profila».

Mentre qualche verbale è già arrivato, con multe che si aggirano sui 2mila euro, il Tribunale per i diritti del malato si dice pronto a proseguire la sua battaglia in difesa dei pazienti con tesserini bloccati. «Una delle mie clienti, che si è vista sbloccare il tesserino dopo il nostro ricorso ha poi scoperto di avere un tumore» continua Puglielli «non si può impedire alle persone di fare visite ed esami solo per delle irregolarità nelle esenzioni».

Nei mesi scorsi, la Asl aveva bloccato i tesserini sanitari a mille e 700 utenti, a causa di esenzioni ticket da basso reddito giudicate illegittime. A giugno è poi stato accolto il primo dei tre ricorsi presentati dal Tdm, con condanna della Asl al pagamento delle spese legali.

Federica Pantano

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