Capistrello, vandali pentiti puliscono le vie imbrattate 

Lezione di civiltà: gruppo di ragazzini obbligato a proprie spese a riparare i danni Punizione stabilita dagli agenti di polizia locale con la collaborazione dei genitori

CAPISTRELLO. Piccoli vandali pentiti danno una lezione di civiltà, ripulendo ciò che avevano imbrattato o sporcato. Il tutto col benestare dei genitori e sotto il vigile sguardo degli agenti della polizia locale. Accade a Capistrello.
Un gruppo di adolescenti tra i 14 e i 15 anni è stato convocato, insieme a padri e madri, dal responsabile della polizia locale, Angela Biancone, perché colpevoli di aver commesso piccoli atti vandalici nel centro del paese. In particolare, i ragazzi erano stati sorpresi a buttare rifiuti in diversi punti e a imbrattare con delle scritte diversi angoli della piazza. Gli agenti della polizia locale hanno deciso di non multare gli adolescenti e di dare una diversa lettura all’accaduto, spingendoli a ripulire tutto per far loro comprendere l’errore fatto. La lezione di educazione civica che è stata impartita ai giovani ha avuto il via libera dei genitori che hanno sostenuto la scelta degli agenti e spinto i figli a pentirsi della bravata fatta ridando lustro alle strade del paese vandalizzate.
«Niente multe, questa volta», ha spiegato il comandante Biancone, «ma qualcosa di molto più pratico: ripulire sotto la supervisione dei genitori e degli agenti della polizia locale le principali strade di Capistrello».
Una punizione, dunque, «esemplare e rieducativa», che è consistita «nell’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi a proprie spese e con le proprie energie». I ragazzi si sono confrontati con gli agenti durante le attività di pulizia e quest’ultimi hanno spiegato loro l’importanza della cura dell’ambiente e del bene pubblico, nonché del rispetto delle regole di civile convivenza. Soddisfatto il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti: «Il Comune sta attuando una politica di controllo del territorio che inizia a dare frutti. Ringrazio per l’iniziativa la polizia locale e i genitori per la collaborazione sperando che episodi del genere servano da lezione».
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