L'abbraccio tra il sindaco dell'Aquila e Biondi e il governatore Marsilio subito dopo la proclamazione

ABRUZZO

Capitale della cultura 2026, l'annuncio: "E' L'Aquila!" / VIDEO E RIVEDI LA DIRETTA

La proclamazione nel corso della cerimonia al Ministero. Il capoluogo scelto tra dieci città finaliste. Il sindaco: "Sapremo farci trovare pronti" / REAZIONI E COMMENTI

ROMA. "Capitale della cultura 2026 è L'Aquila!": un applauso fragoroso ha accolto la proclamazione del capoluogo nel corso della cerimonia nella sala Spadolini del ministero della Cultura. Tra due anni L'Aquila, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell'intera comunità. E l'intera città dovrà farsi trovare pronta all'appuntamento. L'Aquila segue Pesaro (capitale della cultura 2024) e Agrigento (2025).

leggi anche: Capitale della Cultura 2026: grande attesa per l'annuncio, il capoluogo spera / SEGUI LA DIRETTA A Roma il ministro della Cultura Sangiuliano proclama la vincitrice scelta dalla giuria tecnica tra le dieci città finaliste SEGUI QUI LA DIRETTA STREAMING DELLA CERIMONIA DI PROCLAMAZIONE

Alla cerimonia di proclamazione erano presenti il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e la giuria presieduta da Davide Maria Desario. Per la città c'era il sindaco Pierluigi Biondi che ha ricevuto le congratulazioni da parte degli altri suoi colleghi in sala. Dietro di lui il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio con cui si è subito abbracciato.

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L'Aquila capitale della cultura 2026: rivedi il momento della proclamazione al Ministero
La nomina, gli applausi e l'abbraccio tra il sindaco Biondi e il governatore Marsilio

"Sapremo farci trovare pronti", le prime parole di Biondi, emozionato: "L'Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto. Essere capitale italiana della cultura non è un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità». «La cultura è un elemento fondante, è recupero dell'identità e proiezione nel futuro- ha aggiunto - Le altre città finaliste saranno parte di questo percorso. Vi garantiamo che saremo all'altezza del compito che ci assegnate... viva l'Italia».

L'Aquila ha avuto la meglio su altre 9 città finaliste che avevano presentato i loro dossier in due audizioni pubbliche, svolte il 4 e il 5 marzo scorsi. L'Aquila aveva titolato il suo dossier  “L’Aquila. Città Multiverso”.

Le altre città sono: Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della cultura”;  Latina, “Latina bonum facere”; Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso, “I sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.

REAZIONI E COMMENTI

Rinaldo Tordera presidente Accademia Belle Arti L'Aquila (Abaq). "Sono molto orgoglioso del riconoscimento per la nostra città come cittadino e soprattutto come Presidente sell’Accademia di Belle Arti, luogo deputato all’alta formazione artistica e dunque alla disseminazione culturale. Il titolo di L' Aquila Capitale della Cultura 2026 arriva grazie ad un lavoro di coesione svolto dalle Istituzioni del territorio che han saputo amalgamarsi nelle linee guida tracciate dalla Amministrazione Comunale con il dossier L' Aquila città multiverso. L' Accademia di belle Arti dell' Aquila è orgogliosa di essere parte integrante del progetto con il suo corpo docente ed i suoi studenti. Sarà una ulteriore occasione di attrazione di flussi turistici e di conoscenza della nostra città e di tutto l' hinterland e quindi un’importante occasione di crescita per tutto il territorio".

Gianguido D'Alberto, presidente Anci (Associazione comuni italiani) Abruzzo: "Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi, comuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All'amico Sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell'Aquila è la rinascita di tutto l'Abruzzo".

Cardinale Giuseppe Petrocchi arcivescovo metropolita di L’Aquila: "Esprimo la mia gioia e la piena condivisione per il prestigioso titolo di “Capitale della Cultura” che, proprio oggi, è stato assegnato a L’Aquila. Non si tratta di un privilegio accordato alla Città, ma del giusto riconoscimento dei molteplici “Meriti” acquisiti nel corso della sua storia. La Cultura - si sa - non è limitata al solo ambito accademico, di cui la nostra Università è insigne artefice, e neppure è circoscritta all’ammirevole patrimonio artistico e monumentale da cui l’intero territorio è impreziosito. Cultura è, anzitutto, formulazione di una “Visione-del-mondo” che consente di elaborare e trasmettere una sapiente e fattiva “Lezione di Vita”.
Gli Annali, che raccontano le vicende di l’Aquila - e le tragedie che ha attraversato con
lungimirante coraggio e indomito spirito ricostruttivo - La accreditano a esercitare un
“magistero” ideale ed esistenziale: in dimensione nazionale e mondiale.
Il Tesoro culturale, che l’Aquila custodisce, è radicato nei valori cristiani e umani che sono
stati “collaudati” nella testimonianza di fiera resilienza e tenace creatività offerte davanti
alle gravi sfide che varie epoche Le hanno opposto.
In questa straordinaria “eredità” - spirituale, intellettuale, etica e sociale - brilla la
Perdonanza celestiniana, che ha motivato Papa Francesco, nella sua recente Visita
Pastorale del 28 agosto 2023, a proclamare L’Aquila «Capitale di Perdono, Capitale di
Pace e di Riconciliazione!». Le sono state così affidate una vocazione e una missione di
immensa portata, a livello locale, regionale e universale. Anche l’Unesco ha onorato la nostra Città, iscrivendo la Perdonanza nel Patrimonio immateriale dell’Umanità.
Come ho già detto, per queste ragioni la nostra non è solo una Città “tra” i monti”, ma è
diventata una Città posta “sul” monte: in senso evangelico! Città che dall’ “Altura culturale”
che ha faticosamente conquistato, può lanciare uno sguardo planetario e lasciarsi
“guardare” da quanti amano costruire un modo migliore, più degno dell’uomo.
Per questo di cuore esprimo, con entusiasmo, il mio fraterno augurio: “vola” sempre più in
alto, L’Aquila!".