Capitale della cultura, volata finale Pescina va in trasferta a Bruxelles

Al Parlamento europeo verranno illustrati i punti cardine del dossier realizzato per la promozione A supporto anche un video di un gruppo di esperti sulla proposta della città di Silone e Mazzarino
PESCINA. Passione, impegno, determinazione, coinvolgimento delle comunità locali, delle istituzioni e addirittura del Parlamento europeo: sono i punti di forza con i quali Pescina conta di arrivare all’appuntamento del 21 marzo prossimo, a Roma, allorché avrà la possibilità di sbaragliare città concorrenti, come Agrigento, Assisi, Spoleto, e conquistare l’ambito e prestigioso titolo di Capitale della cultura italiana per l’anno 2025.
DOSSIER E VIDEO
La città di Silone e di Mazzarino, dopo aver appreso di essere tra le 10 città finaliste, non si è limitata solo ad inviare al ministero della Cultura il dossier che il comitato organizzatore, guidato dal primo cittadino di Pescina Mirko Zauri e dalla direttrice generale Tiziana Cucolo, che è anche presidente del Centro studi Silone, illustrerà alla Commissione del ministero della Cultura. In questi giorni infatti è stato inviato anche un video illustrativo della proposta della città, di due minuti, realizzato da una équipe di esperti, che ha richiesto ben 200 ore di lavoro.
A questo ne seguirà un altro di cinque minuti, accompagnato da una vasta e capillare campagna di promozione e sostegno generale, in tutte le sedi possibili, con protocolli e convenzioni, avendo già aperta un’apposita pagina Facebook per raccogliere tutte le adesioni, tra le ultime quelle dell’Accademia medica della Provincia dell’Aquila “Salvatore Tommasi” e del Parco naturale Sirente-Velino.
LA MOBILITAZIONE
L’intera città, che diede i natali a una grande della letteratura del Novecento e a un genio della diplomazia del XVII secolo, è coinvolta e mobilitata per questo straordinario traguardo.
Il consiglio comunale presieduto da Vincenzo Parisse, nella seduta del 23 febbraio, all’unanimità, ha deliberato il suo sostegno, così come ha fatto la Regione Abruzzo, approvando una mozione a firma del consigliere, Massimo Verrecchia.
Oltre agli incontri con i massimi esponenti delle istituzioni regionali e nazionali, in questa volata finale, ne sono previsti tanti altri con soggetti pubblici e privati.
La trasferta a Bruxelles
Il 6 marzo addirittura i componenti del comitato organizzatore voleranno a Bruxelles, dove si fermeranno per tre giorni e rappresenteranno al Parlamento europeo le problematiche su cui il dossier, dal titolo significativo “La cultura non spopola”, è incentrato.
L’obiettivo che il comitato si propone è che il sostegno a questa «fantastica avventura» sia il più ampio possibile. «Un’avventura», spiegano i componenti del comitato, «che non è solo di un Povero cristiano (il riferimento e all’’ultima opera di Ignazio Silone ndc), ma di un’intera collettività marsicana e abruzzese, per rappresentare e rispondere al meglio alle ataviche problematiche delle aree interne italiane ed europee».
LA candidatura
Il dossier della candidatura di Pescina a capitale della cultura per l’anno 2025 nasce dalla consapevolezza delle comuni problematiche legate alle aree interne italiane: e non solo fragili territori che custodiscono i valori dell’Italia vera e autentica, che la sola logica delle dinamiche del mercato rischierebbe di portare all’estinzione.
Il dossier si articola in cultura inclusiva, sperimentazione creativa e sostenibilità ambientale.
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