Capodanno, la prima nata in provincia dell'Aquila è una bimba marocchina

2 Gennaio 2012

Il parto ad Avezzano. La piccola Duaa pesa 3,5 kg. Papà Azid: grazie allo staff di reparto

AVEZZANO. Una bimba marocchina è la prima nata in provincia per il 2012. Per soli otto minuti non è stata la prima in tutta la Regione. La mamma ha dato alla luce Duaa alle 4.40 in punto, con un parto naturale perfettamente riuscito. I genitori, che vivono nella Valle Roveto e che sono in Italia da tanti anni, hanno apprezzato il trattamento a loro riservato dal personale del reparto avezzanese di neonatologia.

Duaa è un'arzilla bambina con gli occhi vispi e scuri. Senza saperlo, però, rappresenta anche il simbolo di una società che cambia e sta diventando sempre più multietnica. La piccola ha pesato tre chili e mezzo. La mamma, Bacer, 38 anni, stremata ma felice, mostra la sua bambina con orgoglio. È già madre di un altro bambino di quattro anni e tre mesi, nato anch'egli in Italia.

Grande soddisfazione anche dallo sguardo di papà Azid Makury, che stringe a sé la sua famiglia abbracciandola sul letto del reparto di Ostetricia dell'ospedale di Avezzano. Vivono a Civitella Roveto da un anno ma per altri sette hanno vissuto a Canistro.

Sono ben inseriti e integrati nel tessuto sociale della Valle Roveto e dopo otto anni in questo Paese si sentono a tutti gli effetti italiani, pur volendo mantenere con orgoglio la loro identità culturale.

«I medici e gli infermieri ci hanno trattato con grande affetto e umanità», racconta Azid, «hanno curato mia moglie con grande professionalità e tutto è andato bene. Siamo commossi per le attenzioni che ci sono state rivolte e ci siamo sentiti veramente italiani a tutti gli effetti. L'ostetrica che ha fatto nascere la bimba, Rosanna Colacicchi, oltre a festeggiare la prima nata ha anche compiuto ieri gli anni. L'èquipe era composta dal dottor Vincenzo La Posta, dal pediatra Antonio D'Agostino, e dalle infermiere Stefania Battaglia e Antonella Murzilli. L'ospedale e il reparto devono far fronte da soli a un gran numero di pazienti provenienti da tutta la Marsica. Si è registrato un impressionante incremento di pazienti dopo la chiusura della clinica Santa Maria di Avezzano: da oltre 700 a circa 1.300 parti all'anno con un aumento di circa il 45%.

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