Caro bollette, il Comune studia le misure 

Gallese: valutiamo la chiusura delle scuole di sabato, ma solo se non vi saranno disagi per le famiglie

AVEZZANO. Il Comune di Avezzano è al lavoro su un piano anti-crisi per ridurre i consumi energetici e fronteggiare il rincaro dei costi di luce e gas. Il provvedimento principale al vaglio dell’amministrazione comunale riguarda le scuole, con la riduzione dei giorni di lezione settimanali da sei a cinque. «Con l’orario giornaliero a sei ore anziché cinque, le scuole resterebbero chiuse al sabato consentendoci di risparmiare energia dal venerdì fino alla domenica», spiega l’assessore con delega alla Pubblica istruzione, Patrizia Gallese. L’assessore specifica che si tratta di un piano «ancora in fase di studio» e che l’amministrazione «sta valutando se la misura possa portare a un effettivo risparmio energetico». «Se così non fosse», chiosa Gallese, «sarebbe inutile arrecare disagi alle famiglie. È una decisione che non va presa a cuor leggero». Oltre alle scuole, il comune potrebbe rivedere anche gli orari di apertura e chiusura di altri edifici pubblici.
«Si sta cercando di razionalizzare i costi in base a ciò che è meno essenziale», aggiunge l’assessore al Bilancio, Loreta Ruscio.
Il piano anti-crisi dovrebbe prevedere, inoltre, lo spegnimento notturno di tutte le fontane della città, oltre che misure studiate ad hoc per razionalizzare il consumo di gas ed energia elettrica.
«Abbiamo invitato i dipendenti comunali di tutti i settori a seguire le indicazioni contenute nella circolare del Mite che ha invitato a un'azione di controllo di gestione e di risparmio sull’energia», sottolinea Ruscio in riferimento alle linee guida dettate dal ministero della Transizione ecologica per ridurre i consumi di energia. Oltre che su imprese e famiglie, la crescita esponenziale dei costi energetici si è abbattuta anche sui Comuni. Sono tante, in tutta Italia, le amministrazioni messe alle strette dall’aumento delle bollette di luce e gas e dalla mancanza di risorse per fronteggiare la crisi. Alcuni enti sono stati costretti al taglio di servizi per contenere i costi, altri hanno messo in piedi misure specifiche per la riduzione dei consumi. Il rincaro dell’energia, acuito dal conflitto in Ucraina e dalle tensioni con la Russia, inizia dunque a preoccupare anche il Comune di Avezzano.
Nei giorni scorsi, l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) è tornata a invocare nuovi aiuti da parte del governo. «Dal decreto Sostegni bis è arrivato un finanziamento irrisorio rispetto all'aumento sproporzionato dei costi che abbiamo subito», continua l’assessore Ruscio. «Se lo Stato non interverrà», conclude la titolare al bilancio cittadino, «saremo costretti a una variazione di bilancio per maggiori costi dovuti alle maggiori spese di energia e gas, attingendo alle risorse proprie». Nel decreto Aiuti ter, il governo ha previsto un nuovo pacchetto di interventi da 160 milioni per i comuni in difficoltà economiche.