Carte sparite, giallo risolto

Dovrebbero trovarsi al Genio civile.

L’AQUILA. I progetti e i documenti relativi alla realizzazione dell’ospedale San Salvatore, quelli che fino a qualche giorno fa sembravano spariti nel nulla, dovrebbero trovarsi negli uffici del Genio Civile. Sembra così risolto il giallo sulla presunta sparizione dei faldoni che i magistrati titolari dell’inchiesta sul crollo dell’ospedale non erano riusciti a trovare alla Asl.

La definizione del filone di inchiesta sull’ospedale è slittata per tre mesi proprio a causa del mancato ritrovamento dei documenti relativi al progetto e alla costruzione dell’opera. In un primo momento era stato ipotizzato che i due faldoni, attraverso i quali ricostruire la storia della struttura - progettata negli anni ’70 e realizzata (in più fasi) in trent’anni - fossero stati fatti sparire. Ad annunciare il chiarimento della vicenda è stato lo stesso procuratore capo, Alfredo Rossini: «All’inizio avevamo pensavamo che la parte non ritrovata potesse essere nei locali della Asl. Ma lì non è stato trovato nulla. Ora sappiamo che quei fascicoli potrebbero trovarsi negli uffici del Genio Civile.

Così ci è stato riferito e il recupero di questi documenti sarà importantissimo per sbloccare un filone di inchiesta che avevamo inserito nell’elenco delle priorità da affrontare». La richiesta di documentazione era stata formulata all’ex direttore generale della Asl, Roberto Marzetti, sostituito alcuni mesi fa da Giancarlo Silveri arrivato alla Asl in veste di commissario e nominato poi, dal primo gennaio, direttore generale. Grazie alla sua collaborazione sarebbe stato possibile rintracciare i documenti.