l’incendio in via catania

Casa bruciata, famiglia senza luce

Disagi da una settimana: «Il Comune deve fare un sopralluogo»

AVEZZANO. Capanno degli attrezzi prende fuoco e danneggia un’abitazione: dopo una settimana nessuno si fa vivo per la conta dei danni. È sul piede di guerra Laila Montanari.

«Per fortuna non eravamo in casa, altrimenti potevamo morire», ha raccontato la donna, che vive con il figlio di 2 anni e suo marito nell’abitazione di via Catania nel quartiere San Francesco, «quando siamo tornati abbiamo visto metà casa distrutta. Il tetto è lesionato, la puzza di fumo non ci fa respirare, le pareti sono annerite e la facciata fuori è danneggiata. Tra l’altro metà abitazione è senza illuminazione e in queste condizioni non possiamo andare avanti».

Lunedì scorso sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco e avevano spento le fiamme che provenivano da un capanno adiacente alla casa.

«Sono 15 anni che denunciamo l’abbandono di questa struttura, dove un mese fa c’è stato anche un crollo», ha continuato la donna, «il Comune non si è degnato di venire a verificare la stabilità di questo edificio e anche ora, a distanza di una settimana dall’incendio, nessuno si è fatto vivo. Abbiamo messo su questa casa con tanti sacrifici, ci piange il cuore a vederla in questo stato e soprattutto a sapere che nessuno si interessa di ripagarci per i danni subiti». (e.b.)

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