Caso di legionella all’Aquila, acqua calda vietata nel progetto Case di Roio

Uno dei residenti è stato ricoverato all'ospedale San Salvatore. Allarme in una delle piastre che ospita gli alloggi antisismici anche se - a detta dei medici infettivologi della Asl - è da dimostrare il collegamento tra l'appartamento e la patologia

L’AQUILA. All'ingresso di una piastra del progetto Case di Roio è stato affisso un foglio di carta dove si invitano le persone a non fare uso di acqua calda fino al due gennaio. Un avviso che – sulla base della segnalazione di alcuni residenti – sarebbe legato a un presunto caso di legionella, il pericolosissimo batterio che colpisce l’apparato respiratorio. Una persona che vive in uno degli alloggi antisismici di questo quartiere Case è stata ricoverata all'ospedale San Salvatore negli ultimi giorni, anche se - a detta dei medici infettivologi a lavoro alla Asl - è tutto da dimostrare il collegamento tra l'appartamento di residenza e la patologia.

Le reti di ricircolo di acqua calda negli impianti idrico-sanitari, costituiscono dei siti favorevoli per la diffusione del batterio. Proprio per questo motivo, la Asl sta eseguendo - in sinergia col Comune - una procedura di bonifica attraverso uno choc termico dell'impianto, accentuando il surriscaldamento idrico. Di qui, l'invito a non utilizzare l'acqua calda potrebbe essere più legato a sbalzi termici che altro. “La presenza del batterio viene rilevata spesso in locali pubblici, come piscine e ambienti che hanno grandi impianti di condizionamento - ha spiegato il sindaco Massimo Cialente - in questo caso, è stato riscontrato un quantitativo minimo, ma che ha fatto scattare comunque la procedura di bonifica”.

Lo scorso anno, delle verifiche erano scattate all'interno della Reiss Romoli, per prevenire la diffusione del batterio all'interno delle residenze studentesca.

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