Causò scontro mortale, a processo
Per l’incidente all’ex arbitro Brondi automobilista rinviato a giudizio
AVEZZANO. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano Francesca Proietti, accogliendo la richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato, ha disposto il rinvio a giudizio dell’automobilista Daniele De Angelis, assistito dal difensore di fiducia avvocato Gianfranco Restaino, del Foro di Avezzano.
Il 17 gennaio 2017 l’imputato dovrà comparire in dibattimento per rispondere dell’accusa di omicidio colposo per l’incidente che è costato la vita all’imprenditore ed ex arbitro di calcio Renato Brondi, di 35 anni, aquilano, che viveva nella Marsica, i cui familiari sono assistiti in giudizio come persone offese dai difensori di fiducia, gli avvocati Fabio Cassisa e Marco Ferrone del Foro dell’Aquila.
All’imputato si contesta di aver causato l’incidente stradale mortale del 5 novembre 2011. Questa l’imputazione formulata nei confronti dell’imputato: «perché, alla guida della sua autovettura Volkswagen Polo, con imprudenza, imperizia e violazione delle norme previste dal Codice della Strada a disciplina della circolazione stradale, cagionava un sinistro a seguito del quale avveniva il decesso di Renato Brondi, che alla guida del motociclo Honda di sua proprietà entrava in collisione con lo stesso. All’imputato si contesta, in particolare, di aver agito con colpa grave consistita nell’essersi immesso da via Uruguay, una strada secondaria del centro cittadino, sulla strada principale, via Napoli, senza assumere preventivamente ogni dovuta cautela e in particolare non rispettando la segnaletica verticale che imponeva di dare la precedenza ai veicoli in transito sulla strada principale, così da non avvedersi del sopraggiungere del motoveicolo, cui tagliava di fatto la strada, causando la morte del suo conducente».
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