Celano, riduzione dell’Irpef e della Tares

Consiglio comunale sul bilancio, scontro tra maggioranza e opposizione sul documento economico
CELANO. Diminuzione dell’Irpef dallo 0,8% allo 0,2%, cioè chi con un reddito annuo di 20 mila euro pagava 160 euro da oggi ne pagherà 40, con un risparmio di 120 euro. Una novità decisa all’unanimità dal consiglio comunale con una proposta bipartisan. Prevista la diminuzione anche per l’Imu sulle seconde case e terreni, quest’ultimo punto proposto dall’opposizione. Un consiglio comunale molto seguito, con in discussione anche il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2013, quello pluriennale esercizio 2013/2015 e la relazione previsione programmatica 2013/2015, questi ultimi votati dalla sola maggioranza. Con l’opposizione al completo che ha attaccato l’esecutivo evidenziando come lo strumento economico, a loro dire, non sia veritiero in quanto pieno di incongruenze. Del tutto opposta la versione dell’esecutivo, che ha parlato di un documento economico redatto con scrupolo e attenzione. Un consiglio comunale che è andato per le lunghe, tanto che la seduta è proseguita fin quasi alle tre di mattino. L’assise civica, aveva già esaminato e approvato altri importanti punti all’ordine del giorno, come il programma triennale delle opere pubbliche da realizzare nel biennio 2013/2015 e l’elenco annuale delle opere per il 2013. Anche qui maggioranza e opposizione non sono state d’accordo, con l’esecutivo convinto che tale piano sia pronto per essere concretizzato, intervenendo sui vari quartieri della città, mentre la minoranza ha evidenziato che si tratta di opere pubbliche che vengono riproposte ormai da diversi anni. Polemiche anche sull’anticipazione di cassa che il comune ha chiesto alla banca. Per il sindaco Filippo Piccone è un atto fisiologico di ogni ente, mentre l’opposizione ha evidenziato che il Comune si trova ormai a dover pagare un milione di euro di debito e ne ha richiesti 3,3. In attesa di ulteriori indicazioni da parte del governo centrale, infine, è stata sospesa la Tares, con l’aggiunta che lo 0,30% destinato alle casse dello Stato non peserà sulle tasche dei contribuenti, ma saranno pagate dal comune.
Dante Cardamone
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