Settimio Santilli, sindaco di Celano sospeso, e Filippo Piccone, ex vicesindaco che si è dimesso dopo gli arresti

L'INCHIESTA IN COMUNE

Celano, sindaco e vicesindaco possono tornare a casa dopo 4 mesi

La Cassazione accoglie il ricorso di Santilli e Piccone e annulla il divieto di dimora in città. Entrambi sono coinvolti nelle indagini che hanno portato all’arresto di 8 persone

CELANO. E' stato accolto il ricorso in Cassazione per chiedere l'annullamento della misura di divieto di dimora a Celano presentato dal sindaco Settimio Santilli, sospeso dalla prefettura dell’Aquila a seguito delle misure emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, e dall'ex vice sindaco Filippo Piccone, per il quale la Cassazione ha accolto la richiesta del difensore, Antonio Milo. Entrambi erano sottoposti al divieto di dimora a Celano. I due amministratori sono rimasti coinvolti nell’inchiesta “Acqua fresca”, coordinata dalla procura di Avezzano, che tratta di reati contro la pubblica amministrazione e che ha portato all’arresto di 8 persone e a 51 indagati. Ora entrambi, dopo quattro mesi, potranno fare rientro a Celano. (p.g.)

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