Celestino V, un libro sulla canonizzazione

La nuova opera dei professori Di Carlo e Di Iorio sulle vicende che hanno reso santo Pietro da Morrone

SULMONA. Nel Giubileo della Misericordia “SpazioArte” e “Borgo Pacentrano” presentano il processo sulla canonizzazione di Celestino V.

Martedì 24 novembre alle 17 sarà presentato, nella sala del Centro pastorale della diocesi, il nuovo libro dei professori Stefania Di Carlo e Ilio Di Iorio, dal titolo “Pietro da Morrone – Celestino V / Da eremita a Santo”. Con questo nuovo testo, le due associazioni intendono inaugurare il Giubileo straordinario dedicato alla misericordia, indetto da Papa Francesco.

Oltre al vescovo di Sulmona-Valva, Angelo Spina, interverranno, tra gli altri, il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila Domenico Taglieri; il sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli; l’assessore alla Cultura di Sulmona Luciano Marinucci; il presidente dell’associazione culturale “Il Borgo Pacentrano” Raffaello De Angelis e i due autori. Il loro nuovo libro è supplemento al periodico “Abruzzo Az 60” del circolo culturale SpazioArte dell’Aquila. «L’opera della Di Carlo, che scandaglia ogni aspetto del processo di canonizzazione di Pietro da Morrone», scrive nella presentazione monsignor Spina, «è preziosa per il suo spessore scientifico, per i tanti documenti consultati e puntualmente riportati, per i manoscritti, per il vasto panorama affrontato e per il grande respiro offerto da tabelle e grafici. L’autrice entra con maestria in un bosco di difficile penetrazione per portare luce sulla canonizzazione di Pietro da Morrone e giungere alla conclusione che la canonizzazione del Santo non fu di tipo “politico”, non avvenne cioè per diffamare il Papa che lo recluse a Fumone, non per i suoi poteri taumaturgici, non perché era stato eletto Papa o per altri motivi; la sua santità fu riconosciuta semplicemente perché era vissuto da uomo di Dio, semplice ma eroico nella fede, nella speranza e nella carità. L’opera», aggiunge il presule, «affascina nella sapiente traduzione del professor Ilio Di Iorio, sin dalle prime pagine e non spaventa per la sua mole corposa di 368 pagine; essa conduce il lettore lungo un percorso che lo tiene con il fiato sospeso, accendendo il desiderio di arrivare fino in fondo e così soddisfare la sete di conoscenza e di verità». Ci sarà anche la Confraternita celestina di Casaluce, citata nel libro.