Don Andrea De Foglio, parroco di Pescasseroli

PESCASSEROLI

Cento rintocchi di campana per ogni bebè 

Pescasseroli, la sfida del parroco per contrastare il calo di nascite: «Basta suonare solo ai funerali»

PESCASSEROLI. Sfida tra le partorienti di Pescaseroli per aggiudicarsi i primi 100 rintocchi dell’anno per l’arrivo della cicogna in paese. Le donne in dolce attesa, infatti, vogliono raccogliere l’appello lanciato dal parroco, don Andrea De Foglio, e fargli suonare il prima possibile per 100 volte le campane della chiesa dei Santi Pietro e Paolo per annunciare l’arrivo dei loro pargoli. Una competizione un po’ particolare che potrebbe spingerle le coppie del paese del Parco a dare un nuovo figlio alla comunità. Il tasso di natalità nei comuni montani è sempre più basso. Nonostante una lieve ripresa registrata negli ultimi anni, spesso nei paesi dell’Abruzzo interno si festeggia l’arrivo della cicogna non più di due o tre volte l'anno. Una tendenza che va avanti ormai da anni e non accenna a migliorare. Per questo il parroco di Pescasseroli, prendendo spunto da una tradizione consolidata in alcune parrocchie della diocesi dei Marsi, durante l’omelia domenicale si è rivolto ai suoi fedeli e ha annunciato di voler suonare le campane cento volte per ogni nuovo bebè. «Da tempo a Pescasseroli non si sente niente altro che il rintocco delle campane che annunciano la scomparsa di un fedele», ha raccontato don Andrea, «per questo, prendendo spunto da una tradizione che è ormai consolidata in diverse parrocchie della nostra diocesi, ho deciso di suonare le campane ogni volta che nasce un bambino. Ho spiegato durante l’omelia che suonerò le campane facendo 100 rintocchi, uno per ogni anno di vita, con l’augurio che il bambino possa arrivare alla soglia dei 100 anni». Ora don Andrea aspetta con trepidazione che arrivi la prima telefonata e tra le mamme del paese è già partita la sfida. «Il tasso di natalità a Pescasseroli è molto basso», ha raccontato ancora il sacerdote, «ultimamente sta risalendo, ma in ogni caso non ci sono decine e decine di nascite ogni anno. In quest’ultimo periodo ci sono diverse pance in giro per il paese e già alcune mamme mi hanno detto di voler essere tra le prime a farmi suonare le campane. Aspetto che mi arrivi la telefonata, con l’auspicio di poter suonare quest’anno le campane sempre più per annunciare l’arrivo di un bambino che la scomparsa di un nostro fedele».
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