Chiedono foto hard a una 13enne, a giudizio

Finiscono nei guai due ragazzi più grandi (ma entrambi ancora minorenni), udienza a maggio

L’AQUILA. Chiede, attraverso Internet, foto hard a una ragazzina di 13 anni. Poi l’amico tenta un approccio sessuale, sempre attraverso la rete, inviandole messaggi ripetuti per farla aderire alle loro profferte.

Una vicenda scabrosa, che riguarda due giovani, sarà discussa davanti al tribunale per i minorenni il 12 maggio. I fatti, che vedono sul banco degli imputati due diciassettenni, sono avvenuti in un paese dell’Aquilano, che non viene indicato al solo scopo di tutelare la vittima, che risiede nello stesso centro.

Si tratta di fatti finiti all’attenzione del pubblico ministero del tribunale per i minorenni Antonio Altobelli al termine di una complessa fase di indagini che si è avvalsa anche di acquisizioni informatiche. Le vicende risalgono al 2013 e sono andate avanti per circa un anno dopo la scoperta della prima segnalazione, che ha fatto scattare una serie di ulteriori indagini. In base agli accertamenti, uno dei due giovani avrebbe contattato attraverso la rete Internet una ragazzina più piccola «al fine», si legge nel capo d’imputazione, «di procurarsi fotografie pornografiche realizzate utilizzando minori degli anni 18». In particolare, lo stesso giovane avrebbe richiesto alla vittima in più occasioni «anche ipotizzando il pagamento di una piccola somma in cambio, l’invio di sue foto sessualmente esplicite. Questo uno dei messaggi: «Mandami ’na foto...dai, sono 20 euro...io ti mando la mia».

L’altro giovanissimo imputato, sempre contattando la ragazzina attraverso la rete Internet, avrebbe tentato un vero e proprio approccio sessuale «compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco ad avere rapporti con la ragazza, in particolare richiedendo che la stessa aderisse alle sue richieste» con messaggi dal contenuto osceno. I reati contestati sono gli articoli 56 e 600 quater del codice penale per uno degli imputati; 56 e 609 quater per l’altro. L’ufficio del gip del tribunale per i minorenni, sulla base della richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pm il 10 dicembre 2015, ha fissato per giovedì 12 maggio l’udienza preliminare a carico dei due imputati.

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