Cialente: «Va arrestato chi imbratta la città»

Sindaco all’attacco dopo gli ultimi episodi di vandalismo in centro storico «Sconti sulle tasse a chi rompe il muro di omertà e segnala gli incivili»

L’AQUILA. «Se colti sul fatto, vanno arrestati». Il sindaco “sceriffo” Massimo Cialente lancia un appello alle forze dell’ordine: «I vandali che stanno danneggiando materialmente la città, e la sua immagine agli occhi dei turisti, devono essere fermati. Sappiamo che gli autori dei gesti di inciviltà nei confronti di palazzi e monumenti sono un manipolo di ragazzi, che agiscono in due o tre gruppi. Sono sempre gli stessi», sottolinea Cialente, «e stanno reiterando un reato che prevede fino a 3 anni di pena. Se li beccano, possono essere arrestati. Credo sia il deterrente migliore, per frenare questo imbarbarimento». Il primo cittadino è andato su tutte le furie, dopo l’ennesimo atto di vandalismo ai danni del portone di un palazzo del centro storico, la cui foto ha fatto il giro del web, scatenando reazioni indignate e vibranti proteste.

Un gesto che non è isolato e si somma al degrado e alla sporcizia che regnano sovrani nel cuore della città, soprattutto dopo le notti brave della movida aquilana. Il sindaco annuncia una soluzione tampone, con il coinvolgimento delle ditte che si stanno occupando della ricostruzione, ma invita la popolazione, e soprattutto i coetanei, a denunciare teppisti e imbrattatori.

«Basta con il buonismo», tuona Cialente, «e basta con l’omertà. Le forze dell’ordine stanno sorvegliando alcuni gruppi e sul deprecabile episodio al Palazzetto dei Nobili accaduto qualche giorno fa ci sono delle registrazioni video. Convocherò un tavolo con polizia e carabinieri, per potenziare i controlli. E intanto, visto che l’appalto per la videosorveglianza è piuttosto complicato, sto decidendo con l’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano un sistema che ci permetta anche di rendere più sicura la zona rossa: ogni cantiere aperto dovrà installare una telecamera, e i costi potrebbero essere scalcolati in parte dall’imposta per l’occupazione di suolo pubblico. Certo, non è possibile mettere telecamere ovunque. Per questo serve l’aiuto di tutti e bisogna sconfiggere l’omertà. Altrimenti si diventa complici di chi compie i reati. Porterò in giunta anche la proposta, come forma di collaborazione attiva, di fare sconti sulle tasse a chi segnala i vandali e qualsiasi gesto di inciviltà».

Il progetto di dotare la città di un sistema di videosorveglianza, collegato alla smart city, è innovativo, ma prevede lunghi tempi di attuazione. E siamo in piena emergenza, con la Perdonanza Celestiniana alle porte e il prevedibile arrivo di turisti e visitatori: «Il danno che questi teppisti ci stanno facendo è enorme», aggiunge il sindaco, «sia a livello materiale che d’immagine. E a chi prova a giustificarli dicendo che si tratta di ragazzi che non hanno conosciuto la città, rispondo che quella città gliela stiamo restituendo, con grandissimi sacrifici. Il problema, a mio avviso, è ancora più ampio: è l’intera città che va riportata all’ordine e al rispetto delle regole. Stiamo assistendo a un imbarbarimento generale e una insofferenza nei confronti delle norme e del vivere civile, che sono esplosi dopo il sisma. La città», conclude amareggiato il sindaco, «si sta meridionalizzando, con tutta la stima per i meridionali, proprio ora che stiamo facendo il possibile per portarla in Europa. Non è accettabile».

Romana Scopano

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