In aumento gli incidenti stradali causati dai cinghiali

L'AQUILA

Cinghiale sfascia l’auto, paga la Regione 

L’ente condannato a risarcire la conducente della macchina urtata dall’animale a San Demetrio. Altri ricorsi in arrivo

L’AQUILA. Cominciano a delinearsi le responsabilità, almeno nel settore civilistico, in seguito a incidenti, più o meno gravi, causati da branchi di cinghiali che attraversano la strada. Il giudice del Tribunale, infatti, ha condannato la Regione a risarcire una donna che aveva avuto un pauroso incidente causato da un ungulato. La somma che l’ente deve pagare è di circa 3mila euro ma comunque è stato sancito un principio che regola la responsabilità. Talvolta le conseguenze sono limitate, ma poteva anche succedere l'irreparabile. La a donna, di sera, stava viaggiando a bordo della sua automobile, poi, giunta nei pressi di San Demetrio ne’ Vestini, la sua Toyota Yaris andò a schiantarsi contro l'animale che era spuntato improvvisamente dal buio.
Lo schianto fu violento. La donna, per fortuna, riporto solo qualche escoriazione e lievi traumi venne soccorsa dagli operatori del 118. La macchina ebbe danni considerevoli mentre l'animale morì poco dopo. I rilievi furono fatti dai carabinieri della stazione di Fontecchio. All’ente, pertanto, è stato rimproverato di non aver adottato misure idonee per impedire l’incidente.
La decisione, ovviamente, poggia sul fatto che la conducente ha rispettato tutte le norme imposte dal Codice della strada. Vani i tentativi, da parte della Regione, di chiamare in causa la Provincia in questo giudizio.
In arrivo anche la decisione del tribunale su una vicenda molto simile nella quale è di nuovo implicata la Regione. Si tratta di un incidente stradale, sempre causato da cinghiali, avvenuto a Capestrano, dove è stata danneggiata una Bmw 520: la richiesta di danni supera i 20mila euro. Entrambe le cause sono seguite dall’associazione di consumatori Adusbef. Che, tra l’altro, tiene a ricordare che in queste strade, già teatro di incidenti, gli attraversamenti improvvisi di branchi di cinghiali sono quasi giornalieri e solo il caso vuole che non ci siano stati incidenti dagli esiti letali. Comunque le controversie di questa natura sono in aumento. I dati nazionali su questo genere di incidenti sono allarmanti e nonostante questo gli enti locali non adottano misure adeguate se non proclami che restano tali: nel primo semestre del 2016, gli episodi registrati sono stati 58, i morti 9 e i feriti 68. Le statistiche per il 2017 sono peggiori. Un paio di anni fa, all’Aquila, un giovane perse la vita in un incidente di questa natura.
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