AVEZZANO

Cisco in Abruzzo: 30 anni di rock Baci e abbracci

Sul palco allestito in piazza Risorgimento alle 21,30 questa sera il cantautore ex Modena City Ramblers e poi Bandabardò

AVEZZANO. Dopo l'esibizione al Roccascalegna in Festival, il Baci e abbracci tour di Cisco torna in Abruzzo stasera per un concerto promosso da Tony Orlandi in cui il cantautore folk rock celebrerà trent'anni di successi individuali o al seguito dei Modena City Ramblers e, più di recente, della Bandabardò. Sul palco, allestito in piazza Risorgimento alle 21.30, Stefano Bellotti, in arte Cisco, sarà affiancato da Andrea Faccioli alle chitarre, Bruno Bonarrigo al basso, Mario Shetl al violino, Enrico Paso Pasini con tromba, tastiere e fisarmonica e Kaba Arcangelo Cavazzuti alla batteria.

«Un concerto che è un po' un viaggio attraverso la mia storia musicale», spiega Bellotti, entrato a far parte dei Modena City Ramblers all'età di 24 anni. Con loro ha realizzato otto album, vendendo circa un milione di dischi e ha collezionato oltre 1.200 date in Italia e nel mondo. Dopo l'addio al gruppo, nel 2005, ha iniziato la sua carriera da solista con il disco La lunga notte (2006), a cui hanno fatto seguito Il mulo (2008), Fuori i secondi (2012), Matrimoni e funerali (2015), I Dinosauri (quest’ultimo nel 2016 in collaborazione con gli amici “ex Ramblers” Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica). Due gli album dal vivo, nel 2009 e nel 2013.

Nei quindici anni di carriera da solista, Cisco è stato anche protagonista di centinaia di concerti in piazze e feste popolari e tour nei teatri e nei club di tutt’Italia. Gli ultimi lavori musicali sono del 2019 e del 2021, rispettivamente Indiani & Cowboy registrato ad Austin, Texas, insieme al produttore americano Rick Del Castillo e Canzoni dalla soffitta composto da un disco di inediti e uno live, registrato effettivamente nella sua soffitta sfruttando la soluzione dell'home recording, piuttosto frequente anche a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Il 2022 ha iniziato una collaborazione artistica con la Bandabardò con il disco Non fa paura e una tournée estiva con oltre quaranta date in tutta Italia.

Da tempo i contatti erano attivi con la band toscana, intensificati poi con la scelta del gruppo di andare avanti anche dopo la morte di Erriquez. Nota a margine, la Bandabardò è stato il primo grande gruppo ad arrivare all'Aquila nell'immediato post-sisma per portare la loro musica come piccolo contributo alla rinascita di questa comunità.