Cliente a digiuno, testata al kebabbaro

L’aggressore finisce in carcere per evasione dai domiciliari: è l’uomo che nell’agosto 2005 uccise un pugile rom a fucilate
AVEZZANO. È evaso dai domiciliari a tarda sera e ha sferrato una testata sul volto ad un kebabbaro in zona stazione ferroviaria perché si è rifiutato di preparargli lo spuntino. Il responsabile è un 51enne di Pescina, noto alla giustizia, sottoposto al regime cautelare quale beneficio di pena per lesioni personali. Era quasi mezzanotte quando ha evaso la misura di restrizione e ha raggiunto piazza Matteotti in cerca di un kebab. Peccato, però, che il ristoratore avesse già spento l’attrezzatura e gli abbia riferito di non poterlo servire.
A quel punto l’uomo ha dato di matto e si è scagliato contro l’esercente, colpendolo con una violenta testata sul naso. Poi è fuggito in tutta fretta a bordo di una Matiz per timore di essere scoperto fuori casa dalle forze dell’ordine. I carabinieri di Avezzano, subito sopraggiunti, hanno raccolto gli elementi di prova e fatto rapporto al magistrato di sorveglianza, che ha immediatamente sospeso il beneficio e disposto il rientro in carcere, eseguito l’indomani dagli stessi militari. Qui sconterà il residuo di pena, pari a circa due mesi.
Il kebabbaro ferito è stato accompagnato in pronto soccorso ad Avezzano, dove gli è stata diagnosticata la frattura del setto nasale. Il 51enne dovrà ora affrontare un nuovo processo per evasione dai domiciliari e lesioni personali. L’uomo è stato più volte al centro della cronaca marsicana. Il 7 agosto 2005 uccise a colpi di fucile un pugile rom avezzanese. In quella stessa circostanza ferì il fratello. I fatti avvennero nel Comune di Pescina.
Venne condannato a 14 anni e due mesi di reclusione per i reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Periodo in parte trascorso in una struttura per la riabilitazione psichiatrica. Successivamente, nel luglio del 2019, ferì con 4 coltellate un uomo di Celano e venne denunciato per lesioni, minacce e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. In particolare un coltello da cucina con lama da 20 centimetri.
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