Collemaggio, in dubbio la messa

Domenica sopralluogo per verificare la stabilità, l’alternativa è Pettino.

L’AQUILA. Molinari è dubbioso. «Ha tutto in mano la Protezione civile. Io mi preoccupo della sicurezza della gente. Domenica andiamo a vedere, io e Bertolaso. La messa a Collemaggio? Speriamo di poterla celebrare, con o senza Berlusconi. Sia chiaro, l’ospite importante è Gesù che nasce. Il premier? Se viene tanto meglio».

L’ALTERNATIVA. È Pettino, chiesa di San Francesco, l’alternativa per la messa della notte di Natale che nel programma ufficiale delle celebrazioni è stata inserita, ma con qualche punto interrogativo. Si stanno completando i lavori di copertura, ma l’ok definitivo ci sarà tra due giorni. Quanta gente potrà entrarci? Non si sa. Nel frattempo, su impulso del suo nuovo ausiliare Giovanni D’Ercole, l’arcivescovo ha inviato un telegramma di incoraggiamento a Berlusconi. In tempi non sospetti, cioè prima dell’aggressione di Milano, il rettore di Collemaggio don Nunzio Spinelli si era portato avanti tanto da invitare, avvicinandolo a San Pietro durante la cerimonia di consacrazione episcopale di D’Ercole, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che non gli ha detto di no. Insomma, se non ci sarà il capo del governo potrebbe esserci il suo braccio destro.

MARCIA DELLA PACE. Sono attesi 2000 giovani, il giorno di Capodanno, nella città ferita, per la 42ª edizione della marcia della Pace promossa dalla Cei dalla Caritas e da Pax Christi. Il logo dell’evento «Segni di pace in volo» è stato realizzato dall’artista Licia Galizia. Il programma prevede alle 17 del 31 dicembre il raduno in piazza Duomo, con una riflessione ecumenica del vescovo di Ivrea Arrigo Miglio. Alle 18 partenza verso via XX Settembre con sosta alla Casa dello studente e momento di preghiera con Giuseppe Merisi vescovo di Lodi. Alle 19,15 intervento del vescovo di Pavia e nuovo presidente di Pax Christi Giovanni Giudici. Chiusura, alle 20,30, a piazza d’Armi, con la messa solenne seguita dalla festa dei giovani per Capodanno.

NATALE IN OSPEDALE. In questi giorni l’arcivescovo sta compiendo la visita pastorale all’ospedale, accompagnato dai padri cappuccini Luciano Antonelli e Corrado Lancione cappellani del San Salvatore. Un ospedale ancora a mezzo servizio. «Ho respirato», dice il presule, «l’amarezza e la preoccupazione di primari, medici, infermieri e pazienti per le condizioni in cui si trovano. Malgrado tutto, a Ginecologia mi hanno detto che sono nati 300 bambini. Tutti stanno dando il massimo per far ripartire i reparti, mi associo a quanti hanno a cuore le sorti di un ospedale così importante che presto deve tornare agibile».