Avezzano

Colpo da 25mila euro a Pittarosso di Avezzano: cassaforti smurate, ipotesi basista

27 Ottobre 2025

I ladri hanno oscurato le telecamere agendo nell’ombra, sospetti sul mancato ritiro del denaro. Al setaccio le immagini dell’area commerciale e delle vie di accesso: la pista della banda specializzata

AVEZZANO. Un colpo da manuale, pianificato con precisione e messo a segno nell’ombra. È giallo ad Avezzano, dove cinque giorni fa ignoti hanno svaligiato il maxi store di abbigliamento Pittarosso, situato all’interno dello Shopping Park Ten, alle porte della città. I ladri hanno portato via tre cassaforti contenenti complessivamente 25mila euro in contanti, riuscendo ad agire indisturbati. Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sarebbero introdotti nel locale dopo aver offuscato le telecamere di sorveglianza, neutralizzando così ogni possibilità di essere ripresi. Poi si sono concentrati sull’obiettivo: hanno smurato e caricato le cassaforti, fuggendo con un bottino consistente. A destare sospetto è il tempismo del colpo: proprio quella notte, nelle casseforti era rimasta una somma di denaro insolita, non ancora ritirata per ragioni da chiarire. Un dettaglio che alimenta i dubbi degli investigatori sull’eventuale presenza di un basista. Il punto vendita si trova in una zona commerciale isolata, lontana da aree residenziali: una scelta che ha permesso ai ladri di operare in totale tranquillità, senza correre il rischio di essere notati. Le indagini, coordinate dalle forze dell’ordine, puntano ora a chiarire come sia stato possibile che l’impianto di allarme non sia entrato in funzione e a ricostruire i movimenti sospetti nei giorni precedenti al furto. Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’intera area commerciale e delle vie di accesso al parco, con l’obiettivo di individuare eventuali veicoli o persone in movimento nelle ore notturne. Non si esclude che i ladri abbiano avuto un mezzo di appoggio per trasportare le pesanti casseforti, forse un furgone, né che siano arrivati sul posto già nei giorni precedenti per effettuare sopralluoghi. Al momento, i militari dell’Arma mantengono il massimo riserbo, ma non si esclude che il gruppo possa far parte di una banda organizzata, specializzata in furti ai danni di esercizi commerciali di grandi dimensioni. Negli ultimi mesi, episodi simili sono stati registrati anche in altre zone dell’Abruzzo e del Lazio, segno che si potrebbe trattare di una serie di colpi legati tra loro. Sul posto, oltre ai carabinieri di Avezzano, sono intervenuti i reparti scientifici per i rilievi tecnici e la raccolta di eventuali tracce utili all’identificazione dei responsabili. La scoperta del furto è avvenuta solo la mattina successiva, al momento dell’apertura, quando i dipendenti si sono accorti che una delle pareti del retrobottega era stata forzata e danneggiata. Immediato l’allarme ai carabinieri, che hanno avviato i rilievi e acquisito le testimonianze. Resta il mistero di come i ladri sapessero che proprio quella notte le somme non erano state prelevate. Un particolare che getta un’ombra inquietante sulla vicenda e lascia aperta la pista di una soffiata.

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