Commercianti contro il Comune

Domani assemblea. Cioni: «Diciamo no alla rimodulazione dell’ex Tarsu»

L’AQUILA. La Confcommercio chiama a raccolta gli esercenti della città. Tutti in piazza contro le tasse imposte dal Comune. Domani, alle 10, è in programma un’assemblea plenaria e straordinaria nella sede della Confcommercio: una mobilitazione di piazza che ricalca quella degli anni Settanta, quando gli aquilani difesero il capoluogo di regione. Oggi, in ballo, c’è la sopravvivenza di centinaia di piccole imprese del commercio e dell’artigianato, che rappresentano il tessuto produttivo locale. La spina dorsale di un territorio che ha visto sommarsi il calo dei consumi alla crisi del post-terremoto. Il direttore della Confcommercio Celso Cioni ha dichiarato guerra alla Tarsu, così come rimodulata dall’amministrazione comunale. «Una tassa iniqua, che metterà in ginocchio i commercianti della città e che favorisce», evidenzia Cioni, «le banche e gli istituti di credito penalizzando i piccoli esercenti, che lottano ogni giorno per la sopravvivenza». La prima azione di protesta è attesa già nella giornata di domani, a margine dell’assemblea, che potrebbe sfociare nell’occupazione dell’aula del consiglio comunale. «Scenderemo in strada per far sentire la nostra voce», annuncia Cioni. «Il futuro non è un regalo, ma una conquista e noi lo riconquisteremo con le unghie e con i denti. Sarà una battaglia di piazza come quella degli anni Settanta, quando gli aquilani si mobilitarono in massa per salvare il capoluogo dalla spoliazione».

Monica Pelliccione

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