«Concorso Asl irregolare» Esposto di 100 partecipanti

Chiesto l’annullamento della prova per 4 posti da operatore socio-sanitario «Uso disinvolto di telefonini e compiti corretti dopo consultazioni tra candidati»

ROCCARASO. «Telefoni cellulari che squillavano nonostante l’obbligo di lasciarli all’ingresso, candidati che tranquillamente parlavano tra di loro e modificavano le risposte dei test e vigilanza che di fatto non c’è stata». Sono queste solo alcune delle presunte irregolarità denunciate da un centinaio di candidati che hanno partecipato alla prova pratica del concorso bandito dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per quattro posti di operatore socio sanitario (in esecuzione della deliberazione del direttore generale 762 del 7 maggio del 2012). Si chiedono ora la nullità dell’esame e la sospensione della procedura concorsuale. La prova pratica, cui hanno partecipato circa 800 persone arrivate da tutta Italia, si è svolta a luglio del 2015, al palazzetto del ghiaccio di Roccaraso. Circa altre mille persone avevano presentato la candidatura, ma poi non si sono presentate. Dopo la pubblicazione della graduatoria con i nomi dei 170 candidati che avevano passato la prova pratica, accedendo all’orale atteso per la fine di gennaio, un centinaio di persone, molte delle quali che già lavorano nel settore da molti anni come precari, ha deciso di rivolgersi a un avvocato per denunciare quanto accaduto. Tramite il legale Mario Angelo Candido hanno presentato la richiesta di accertare le modalità in cui si è espletata la prova e quindi l’annullamento della stessa. Il documento, che riporta le gravi accuse sulle presunte irregolarità, è stato inviato anche ai vertici di Regione e del ministero della Salute, alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla procura regionale della Corte dei conti. «Le innumerevoli, univoche testimonianze provenienti dai miei assistiti», scrive l’avvocato Candido, «attestano che nel locale in cui ha avuto luogo l’espletamento della prova era presente personale di vigilanza, ma la vigilanza non è stata di fatto esercitata: è stato lamentato il mancato intervento nei confronti di quanti facevano uso di telefoni cellulari che si sentivano ripetutamente squillare nell’aula, nonostante l’ingiunzione di depositarli all’ingresso. Inoltre, è stato permesso a diversi concorrenti di allontanarsi dall’aula». «I fogli consegnati, contenenti il questionario con domande a risposte multiple, non recavano il timbro dell'unità sanitaria locale né alcuna firma», si legge ancora nell’esposto, «la Commissione ha consentito di annullare le risposte già date e di apporre ulteriore segno di croce su altra risposta alla stessa domanda. Allo scadere del tempo assegnato, la consegna degli elaborati è avvenuta contestualmente per tutti i concorrenti, i quali sono stati fatti mettere in fila: una fila ovviamente chilometrica. In tale circostanza numerosi concorrenti comunicavano tranquillamente tra di loro, correggendo le risposte che ritenevano inesatte o contrassegnando quelle che non avevano espresse».

Magda Tirabassi

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