Corse clandestine, sfilza di reati

14 Febbraio 2014

La Procura ipotizza l’interruzione della circolazione stradale e l’organizzazione di gare illegali

AVEZZANO. Le corse clandestine di cavalli sbarcano in Procura. Dopo essere approdate sul web, le gare organizzate nel nucleo industriale della città fanno tappa nel palazzo di giustizia. Nei giorni scorsi, infatti, gli inquirenti hanno acquisito i video pubblicati su Youtube e stanno analizzando le corse con le bighe che si svolgono periodicamente in via Volta. Diversi sarebbero i reati contestati ai protagonisti, dalla chiusura illegale al traffico della strada in questione all’organizzazione di corse e scommesse clandestine. Dai titoli dei video, che in pochi minuti hanno fatto il giro del web, si nota che i fantini provengono non solo dalla comunità rom di Avezzano, già più volte coinvolta in vicende analoghe, ma anche da altre zone come Latina e Sora. Le gare, diventate un vero e proprio appuntamento fisso per le famiglie della città, si tengono quasi sempre di domenica quando le fabbriche sono chiuse e la zona industriale è praticamente deserta. Durante le gare le strade trasformate in ippodromi vengono chiuse con le auto e il pubblico, composto per lo più da donne e bambini, attende al traguardo incitando i cavalli e i cavalieri.

Per immortalare il momento dell’arrivo i più piccoli scattano foto e video a raffica. Le immagini ritraggono anche giovani in motorini e auto che accompagnano esultanti i fantini al traguardo. I registi, oltre ad avere il compito di riprendere le gare per poi rivederle e postarle su Youtube, si occupano anche di misurare la velocità dei cavalli. In uno dei video, infatti, si sentono voci in sottofondo che annunciano la velocità – tra i 56 e i 57 chilometri orari – calcolata col contachilometri delle auto. I video, sempre accompagnati da commenti folcloristici, sono stati condivisi tra luglio e agosto dello scorso anno e visualizzati da migliaia di utenti.

Eleonora Berardinetti

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