Crisi, sit in dei lavoratori Finmek. "Chiediamo a Letta un futuro lavorativo"

I lavoratori della Finmek, in cassintegrazione da 5 anni, chiedono al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, in visita all'Aquila, il mantenimento degli impegni già presi per un loro futuro lavorativo

L'AQUILA. Un gruppo di lavoratori della Finmek Solutions si è riunito in un sit-in davanti alla sede del loro ex stabilimento in attesa della visita del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, la cui presenza è prevista per l'inaugurazione del call-center posto in uno spazio confinante con l'ex centro di produzione della Finmek.

L'obiettivo dei lavoratori è quello di ricordare a Letta il mantenimento degli impegni presi in quanto fu proprio il sottosegretario a gestire il passaggio tra la Siemens e la Finmek Solutions.

Dei 550 dipendenti ne sono rimasti circa 90 per i quali la cassa integrazione scade il prossimo 30 giugno. I lavoratori chiederanno a Letta una prospettiva perchè senza altre iniziative rimarrebbero senza alcun ammortizzatore sociale e senza lavoro.

Luigi De Carolis, sindacalista Fim-Cisl: "Vogliamo ricordare al sottosegretario Letta, che è un abruzzese, che gli impegni presi all'atto della firma dell'accordo vanno rispettati. Vogliamo soltanto che le persone rimaste in cassa integrazione in un territorio duramente colpito non rimangano senza lavoro".

I lavoratori Finmek sono in cassa integrazione da 5 anni, la produzione è ferma. Da 550 dipendenti, nel corso degli anni, si è passati a circa 90 attraverso pensionamenti, prepensionamenti e scivolamenti verso la pensione. La vertenza Finmek è la più eclatante della crisi del polo elettronico aquilano.