Crolli, presto i processi

Le rassicurazioni di Alfano ai comitati

L’AQUILA. Il dolore dei familiari delle vittime della Casa dello studente ha fatto irruzione nella compassata cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario rubando la scena a giudici e avvocati. L’appassionato intervento di Simona Giannangeli, legale di parte lesa, contro il processo breve, è stato uno strappo al rituale. Poi, però, sono giunte le rassicurazioni di Alfano. Ma le vittime del sisma hanno avuto un tributo dai giudici che hanno rinunciato agli ermellini rossi: i magistrati hanno indossato toghe nere in segno di lutto.

LA PROTESTA. L’intervento dell’avvocato è stato preceduto dalla protesta del Comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente fuori dall’auditorium della Scuola della finanza. I familiari, in testa la portavoce Antonietta Centofanti, incuranti della pioggia, si sono fermati per manifestare il dissenso contro il disegno di legge sul processo breve. Il sit-in, che ha visto anche la partecipazione dell’Associazione «Vittime università del sisma», guidato da Sergio Bianchi è stato vivacizzato da striscioni con slogan e foto delle vittime. Bianchi ha anche inoltrato un esposto sul mancato allarme. Unico a fermarsi con i manifestanti è stato il pm Alfredo Rossini, che li ha rassicurati sui tempi.

L’INTERVENTO.
E’ stato lo stesso presidente Giovanni Canzio a concedere la parola all’avvocato Giannangeli. Un intervento che segue la richiesta alla segreteria del presidente fatta dalla Giannangeli. Ma lo stesso Canzio, sensibile al dramma, ancor prima di ricevere l’istanza aveva manifestato ai suoi collaboratori l’intenzione di inserirla tra gli oratori. «Il comitato» ha detto la Giannangeli, commossa, «è diventato uno strumento per rendere pubblica la nostra battaglia condotta fin dai primi giorni davanti alla Casa dello studente quando si scavava per tirare fuori i sopravissuti. Una iniziativa chè è divenuta la battaglia di tutti coloro che vogliono sia fatta luce sulle responsabilità umane dietro queste 307 morti del terremoto, dunque non solo le 8 vittime della Casa dello studente».

«Questo Comitato» ha proseguito mentre il ministro era più attento a parlare al cellulare che alle sue parole, «vuole esserci perchè non c’è nessuna intenzione di accettare che il dolore per le perdite delle vittime sia relegato alla sfera privata dove nessuno può essere raggiunto da critiche e osservazioni dal mancato allarme prima del 6 aprile a dopo. In questa sede siamo qui anche per gettare un allarme rispetto alla riforma. Non siano contrari al principio che tutti abbiano un processo rapido ma siamo preoccupati e inquieti dalle possibili conseguenze di questo disegno di legge che metterebbe in pericolo i processi sui crolli. Sono state dette belle parole in questa sede ma il Comitato vuole i fatti». Poi ha letto alcune righe recuperate dal computer di Davide Centofanti, morto sotto le macerie.

«Salve a tutti», recita il testo scritto mesi prima del sisma, «colgo l’occasione per augurare un felice Natale a tutte le persone che mi vogliono bene. Spero che il prossimo sia diverso da quello precedente perchè questo è stato pieno di dolore e sofferenza. Ho avuto anche momenti di depressione e per una volta voglio pensare a me. Mi auguro tanta felicità e di trascorrere una vita più serena assieme alle persone che mi sono più care e mi sono rimaste, mia mamma e mia sorella e spero di passare la prossima sessione universitaria». «Davide non c’è più», ha concluso la Giannangeli, commossa, «e non avrà più alcuna possibilità di superare la sessione universitaria». E in segno di cordoglio per le vittime c’è stato un minuto di raccoglimento chiesto dal presidente dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila, Antonello Carbonara.

RASSICURAZIONI. Ma ai timori di prescrizione della Giannangeli sono seguite le rassicurazioni del ministro e del presidente della Corte. «I responsabili degli uffici dell’Aquila» ha detto il ministro «ci hanno assicurato che presto si chiuderanno i processi. Noi staremo accanto a chi lavorerà per accertare le responsabilità del disastro». Il presidente Canzio ha aggiunto che occorre tenere alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose nella ricostruzione ma finora i controlli hanno tenuto.

RISORSE. Il ministro hanno annunciato anche nuove risorse per i processi: l’arrivo di un altro pm in procura, altri due magistrati per la corte di appello e la istituzione di una seconda sezione di corte di appello penale.