Daniela, suor Confindustria

Una religiosa di Sulmona nel direttivo dell'Aquila

L'AQUILA.Carattere da vendere, ma anche una profonda fede e un grande desiderio di portare il messaggio di Cristo al di fuori degli ambienti tradizionali. E' suor Daniela Di Bacco, 46 anni, sulmonese, ma da oltre ventisei nell'Istituto della dottrina cristiana dell'Aquila. E' lei la prima religiosa del direttivo di Confindustria L'Aquila.

Il presidente, Fabio Spinosa Pingue, sulmonese come lei, l'ha voluta fortemente nel suo gruppo, per «contaminare», come ha ribadito in più di un'occasione, «il mondo dell'impresa con tutte le sfaccettature della società, all'ambiente alla cultura, al sociale, per dare voce a tutto il territorio».

Suor Daniela, responsabile della gestione del personale dell'Istituto della dottrina cristiana, dirigente scolastica della scuola primaria e dell'infanzia, il 22 febbraio, farà il suo ingresso ufficiale nel primo consiglio della Confindustria provinciale.

Con lei ci sarà anche un altro sulmonese, in rappresentanza del mondo della scuola, il preside del liceo scientifico Fermi, Massimo Di Paolo.

Alla chiamata di Pingue, la religiosa ha risposto con il suo solito entusiasmo. «Sarò una rappresentante del nostro istituto all'Interno di Confindustria», ha detto suor Daniela, «un tramite per parlare di sociale, del messaggio evangelico, per portare in Confindustria, come richiesto dallo stesso presidente, il nostro modo di fare azienda, un'azienda che non ha al primo posto il profitto, ma la solidarietà».

Un'«azienda», quella della Dottrina Cristiana, che ha una ventina di sedi, non solo in Italia, ma anche in Congo e Bolivia». C'è una frase che lei ripete spesso: «i religiosi dovrebbero leggere tutte le mattine la Bibbia e il giornale». Una frase di don Tonino Bello ancor più vera e importante oggi, alla luce del suo nuovo incarico. «E' vero», aggiunge suor Daniela, «perché è fondamentale capire che bisogna aprirsi agli altri, stare in mezzo alla gente per portare il messaggio di Cristo, ancor di più oggi che il sisma ci ha portato via molto e ci ha lasciato senza chiese, ma ci ha anche portati, mai come ora, a stare in mezzo alla gente».

Cristiani nel mondo e non fuori dal mondo. A partire da quello dei più piccoli, della scuola.
«Il primo progetto che avvieremo», spiega ancora la religiosa, «è un progetto di educazione ambientale, con il coinvolgimento dell'università dell'Aquila». Partirà dalle scuole del capoluogo per poi allargarsi a quelle di tutta la Provincia. Seguirà business game, «una sorta di gioco, appunto», aggiunge lei, «per insegnare ai bambini a vendere, comprare, insomma a fare impresa». E poi una serie di conferenze «in cui si mettano a confronto etica, politica ed economia, non come aspetti separati tra loro, ma da integrare gli uni con gli altri per affrontare nel modo più efficace anche il problema della disoccupazione».

Quella in Confindustria sarà dunque un'occasione «per esprimere attivamente i nostri valori», conclude Suor Daniela, «perché la globalizzazione che stiamo vivendo sia, come diceva Giovanni Paolo II, innanzitutto una globalizzazione solidale».

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