A Berlusconi chiederò massima attenzione per far fronte subito alla crisi economica della Valle Peligna

Del Corvo: priorità alla ricostruzione

Il candidato Pdl: in lista con me giovani, sindaci e amministratori

L’AQUILA. Ieri il telefonino in tilt per rispondere alle numerosissime telefonate di congratulazioni, e oggi l’atteso incontro con Silvio Berlusconi. Una miscellanea di sensazioni per Antonio Del Corvo, candidato presidente del Pdl, il giorno dopo il consulto decisivo tra il premier e i notabili del Pdl, Filippo Piccone e Gianni Chiodi.
«Sono da apprezzare», dice Antonio Del Corvo, «le manifestazioni di compiacimento e congratulazioni nei miei confronti che dimostrano una stima che va oltre la politica. Ne sono onorato».

Domani l’incontro con Berlusconi, cosa chiederà al Premier?
«Chiederò al presidente di tenere alta l’attenzione sulle problematiche dell’Aquila legate alla ricostruzione e sulla crisi economica della provincia, in particolare della Valle Peligna».

La ricostruzione è il tema prioritario. Cosa dovrà fare la Provincia?
«Una delle deleghe importanti è quella sull’urbanistica. Lì potrà dare un grosso impulso sulle soluzioni tecniche anche in relazione all’elaborazione delle linee guida».

Sulle liste per le Provinciali, quale criterio avete adottato?
«Rinnovamento con giovani candidati, ma senza tralasciare ciò che esiste di consolidato. Abbiamo chiesto ai sindaci di candidarsi per dimostrare anche in questa occasione come partito e coalizione siano compatti. È una competizione che supera i confini regionali».

Celano, per la prima volta, avrà un candidato presidente. Le aspettative sono notevoli.
«Al di là dei colori politici credo che sia un onore per una città come Celano poter esprimere una candidatura alla presidenza».

Lei è considerato il delfino di Piccone. Da vicesindaco a consigliere eletto nel listino. Ora può diventare presidente di Provincia, è un bel salto di qualità?
«È un percorso politico che nasce da lontano, fatto di costanza e di lavoro. Se questa tornata elettorale ci darà ragione (Piccone è candidato sindaco di Celano) significherà che il progetto è valido. Sta a noi portarlo a termine e dare risposte al territorio. L’esperienza politica del passato ci insegna che molte volte le scelte importanti non sono state fatte per antagonismo di partito. Oggi possiamo allineare Provincia, Regione e governo. Nel beneficerebbe il territorio».

In caso di vittoria la prima cosa da fare una volta insediato?
«La prima cosa da fare è mettere mano in particolar modo all’edilizia scolastica per evitare quello che è successo da noi con il terremoto e in altre zone d’Italia con i crolli. Ci vogliono strutture adeguate ai tempi. Altro problema è quello della viabilità, vista l’orografia del territorio. Abbiamo bisogno di nuove infrastrutture e collegamenti veloci. Quello su rotaia con Roma è vincente. Pensiamo anche a treni dedicati. Importanti saranno i ruoli finanziari di Regione e Provincia».

Una cosa che le piace e una che invece non gradisce della sua avversaria, Stefania Pezzopane?
«Mi piacciono la sua capacità propositiva e la sua sensibilità nell’individuazione dei problemi. Non mi piace che spesso e volentieri nella fase risolutiva degli stessi problemi non sempre riesca a trovare una soluzione».

La scelta tardiva sulla sua candidatura quanto la penalizzerà?
«La scelta non mi penalizza e se pensiamo a quello che sta accadendo anche nelle altre Regioni non ci spaventa».

Ma servono davvero queste Province?
«Le Province, in quanto enti che hanno funzioni delegate, sicuramente servono, altrimentri bisognerebbe sostituirle con altri enti. Pensiamo alle competenze su edilizia scolastica, viabiità, urbanistica. Forse vanno riviste e ampliate le funzioni».

Il rapporto con l’Udc a che punto è?
«A breve ci confronteremo sul programma».

L’ultimo suo reddito dichiarato?
«160mila euro».