Di Masci è il sindaco ideale per i lettori

Il navigato politico la spunta sulla giovane Salvati. Le sorelle Leonarduzzi sul podio dei consiglieri, secondo Fabio Ranalli

SULMONA. E alla fine la spunta il professore, dopo un entusiasmante testa a testa con l’ex consigliera comunale di maggioranza. È il caso di dire che l’esperienza vince contro la gioventù. I lettori del Centro, nel particolare “sondaggio” promosso in vista delle prossime amministrative di giugno, hanno detto che per loro il sindaco ideale per Sulmona è Bruno Di Masci.

La battagliera Roberta Salvati è arrivata al secondo posto. Ma non è stato per niente facile per il due volte primo cittadino di Sulmona, nonché presidente della Provincia e consigliere regionale, avere la meglio sulla giovane e rampante esponente del Pd. Solo una manciata di voti li ha divisi: 446 contro 429, meno di una ventina di consensi su quasi 3.500 tagliandi che i cittadini hanno fatto arrivare in redazione all’Aquila o hanno imbucato nelle apposite urne dislocate in alcune edicole della città.

Al terzo posto si è classificato un altro giovane, Alberto Di Giandomenico (336), esponente di Sovranità Sulmona, che alle prossime Comunali guiderà una lista di giovani, tutti idealmente ispirati a princìpi che fanno riferimento alla destra storica. Quarto il vice presidente di Confesercenti, Pietro Leonarduzzi (254), il quale, con un colpo di reni, è riuscito a sopravanzare l’altra candidata sindaco Annamaria Casini (211), alla quale la vittoria parziale di tappa è servita per scalare alcune posizioni fino ad arrivare ai piedi del podio. Da segnalare l’ottimo risultato raggiunto dal presidente dell’Ascom-Fidi, Claudio Mariotti (129), sopravanzato in classifica da Antonio Guido (182), candidato segnalato per il Movimento 5 Stelle.

Altro nome che si è distinto a sorpresa nel rush finale è il dirigente della polizia penitenziaria del carcere di Avezzano, Mario Silla, che in un colpo solo è arrivato a ottenere 105 consensi. È fratello del vicesindaco di Scanno, da sempre legato all’ex consigliere provinciale Amedeo Fusco, quest’ultimo uno dei sei commissari scelti dal segretario regionale del Pd Marco Rapino per traghettare il partito nel difficile momento conseguente alla fine anticipata dell’amministrazione guidata dal sindaco Peppino Ranalli. Buon risultato finale è stato ottenuto dall’ex sindacalista della Uil Roberto Di Pardo (92), da Valentino Casciato (99), anche lui di area renziana, dall’ex assessore provinciale Teresa Nannarone (88), dall’altro sindacalista della Cgil Emanuele Verrocchi (84), e dal direttore del Cescot Angelo Pellegrino (82).

Nella speciale classifica riservata ai consiglieri comunali sono salite sul podio le sorelle Luisa e Sara Leonarduzzi, giunte rispettivamente al primo e al terzo posto. In mezzo l’ex segretario del circolo sulmonese del partito democratico Fabio Ranalli. Una piccola rivincita anche per lui, messo in quarantena dal partito dopo le note vicende che hanno fatto cadere il sindaco Peppino Ranalli. Evidentemente i lettori del Centro gli hanno dato ragione. Subito giù dal podio sono arrivati ancora Angelo Pellegrino e l’esponente del Pd Eleonora Mesiano, che hanno preceduto, in rapida successione, Domenico Silvestri, il socialista Mario Sinibaldi e l’altro ex consigliere comunale dei Democratici Alessio Di Masci.

Claudio Lattanzio

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