Dializzati, negati i posti auto

Ospedale, alcune ambulanze in sosta impediscono il parcheggio ai malati, scoppia la protesta

AVEZZANO. È dura la vita dei dializzati, costretti a sacrifici continui che durano tutta la vita, a piccole e grandi rinunce, a sottoporsi alle terapie una o due o tre volte a settimana, per ore, sempre. Se a tutto questo si aggiungono altri disagi che potrebbero essere evitati senza problemi, allora è veramente il colmo. Eppure qualcosa del genere accade all'ospedale di Avezzano dove i posti più vicini al centro dialisi, quelli che per logica dovrebbero spettare alle persone nefropatiche, vengono occupati da tre, anche quattro ambulanze, e addirittura dalla macchina dei dipendenti della Asl. E questo non accade da un giorno, o due, ma da mesi. Non si può dire nemmeno che nessuno se ne sia accorto perché le proteste non sono mancate. Eppure la situazione non cambia e le ambulanze non schiodano. Sono lì, parcheggiate, ferme, senza nessuno a bordo. Mentre le macchine dei pazienti e quelle dei familiari sono distanti venti, trenta anche cinquanta metri, quando c'è posto. I dializzati protestano e si domandano perché quello che gli spetta di diritto, e in questo caso è semplicemente un parcheggio più vicino alla porta d'ingresso, viene loro negato. È un problema di rilievo soprattutto per chi ha difficoltà a camminare. L'appello è al direttore della Asl, Giancarlo Silveri, affinché vengano messi a loro disposizione gli spazi davanti alla struttura per la dialisi. Dall'azienda sanitaria, invece, sostengono che questo assetto è un vantaggio per gli stessi dializzati perché i 15 posti a loro riservati si trovano a pochissimi metri dall’ingresso del reparto. «I nefropatici non deambulanti», secondo la Asl, «possono essere condotti dalle ambulanze direttamente dentro l’ospedale, sotto la pensilina, al coperto. Operazione in precedenza ostacolata dalle auto in sosta». In quell'area, però, secondo i dializzati, ci sono anche ambulanze in sosta senza un motivo. (p.g.)

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