Disabili senza befane, è scontro

L'opposizione: le scuse non bastano, di chi è la colpa?
SULMONA. Non si accontentano delle scuse del sindaco ma vogliono che sia fatta estrema chiarezza e accertate le eventuali responsabilità. Sono i consiglieri d'opposizione che in tre interrogazioni indirizzate agli assessori di riferimento hanno chiesto di conoscere le cause che hanno impedito a due disabili di poter partecipare alle manifestazioni organizzate dall'amministrazione comunale.
«Siamo contenti che il sindaco si sia scusato pubblicamente», spiegano i consiglieri di Pd, Idv, Psi, SeL e Lista civica, «ma chiediamo che si riferisca in consiglio comunale e che si dica chiaramente cosa si intende fare perchè fatti del genere non accadano più». In particolare la minoranza ha chiesto all'assessore alla Cultura e ai Grandi eventi, Lorenzo Fusco, di sapere quali direttive avesse imapartito per consentire la partecipazione dei disabili alle manifestazioni culturali della Befana ed a tutte quelle che, in generale, sono organizzate, finanziate o patrocinate dal Comune.
«Se non l'avesse fatto sarebbe una dimenticanza gravissima», rincara la dose il vice presidente del consiglio comunale, Antonio Iannamorelli, «una mancanza di sensibilità verso le persone svantaggiate che dovrebbero essere tutelate come e più degli altri».
All'assessore ai Trasporti e al personale Mauro Tirabassi i consiglieri di centrosinistra hanno chiesto invece di riferire sul mancato funzionamento dell'ascensore del parcheggio Santa Chiara e in particolare di chi sia la responsabilità della manutenzione e da quanto tempo si sapeva che lo stesso era fuori servizio. Il guasto all'ascensore non ha consentito al padre di una bambina disabile di poter parcheggiare l'auto nel silos di Santa Chiara per poter assistere ai fuochi pirotecnici in piazza Garibaldi sempre nel giorno dell'Epifania. Ma Tirabassi si tira fuori dalla polemica.
«I parcheggi e gli ascensori sono competenza dell'assessore al Patrimonio e non del sottoscritto», sottolinea l'assessore del Pdl, «fermo restando che sarebbe opportuno fare chiarezza su quello che è successo».
«Questa è una vicenda grave», insistono i consiglieri d'opposizione, «vogliamo capire se la politica ha fatto tutto quello che doveva per assicurare ai disabili la possibilità di partecipare alle manifestazioni culturali».
Intanto, dopo essere finiti sotto accusa, i vigili urbani vanno al contrattacco chiamando direttamente in causa gli organizzatori degli eventi. Con una dettagliata relazione consegnata ieri mattina nelle mani del sindaco, hanno sottolineato che gli agenti in servizio non hanno fatto altro che il proprio dovere.
«Se ci sono responsabilità vanno ricercate da un'altra parte», hanno detto i vigili urbani al sindaco, «noi non abbiamo fatto altro che far rispettare l'ordinanza».
La disposizione firmata dallo stesso sindaco prevedeva tra le altre cose degli accorgimenti per tutelare la sicurezza pubblica e l'incolumità delle persone. Tra questi anche il divieto di accesso con le auto nell'area dove era previsto l'arrivo dell'elicottero dei vigili del fuoco con a bordo la Befana e i doni per i bambini.
«Spettava agli organizzatori predisporre delle aree riservate ai disabili», fanno sapere dalla polizia municipale, «non certo a noi che dovevamo garantire l'accesso alle persone nei modi e nelle condizioni stabiliti dall'ordinanza a tutela dell'incolumità delle persone». A chiamare in causa i vigili urbani era stato il vice sindaco e assessore al sociale Enea Di Ianni, che aveva stigmatizzato l'episodio della bambina disabile rimasta senza la calza della Befana, richiamandoli a una maggiore sensibilità verso i problemi dei cittadini.
«Siamo contenti che il sindaco si sia scusato pubblicamente», spiegano i consiglieri di Pd, Idv, Psi, SeL e Lista civica, «ma chiediamo che si riferisca in consiglio comunale e che si dica chiaramente cosa si intende fare perchè fatti del genere non accadano più». In particolare la minoranza ha chiesto all'assessore alla Cultura e ai Grandi eventi, Lorenzo Fusco, di sapere quali direttive avesse imapartito per consentire la partecipazione dei disabili alle manifestazioni culturali della Befana ed a tutte quelle che, in generale, sono organizzate, finanziate o patrocinate dal Comune.
«Se non l'avesse fatto sarebbe una dimenticanza gravissima», rincara la dose il vice presidente del consiglio comunale, Antonio Iannamorelli, «una mancanza di sensibilità verso le persone svantaggiate che dovrebbero essere tutelate come e più degli altri».
All'assessore ai Trasporti e al personale Mauro Tirabassi i consiglieri di centrosinistra hanno chiesto invece di riferire sul mancato funzionamento dell'ascensore del parcheggio Santa Chiara e in particolare di chi sia la responsabilità della manutenzione e da quanto tempo si sapeva che lo stesso era fuori servizio. Il guasto all'ascensore non ha consentito al padre di una bambina disabile di poter parcheggiare l'auto nel silos di Santa Chiara per poter assistere ai fuochi pirotecnici in piazza Garibaldi sempre nel giorno dell'Epifania. Ma Tirabassi si tira fuori dalla polemica.
«I parcheggi e gli ascensori sono competenza dell'assessore al Patrimonio e non del sottoscritto», sottolinea l'assessore del Pdl, «fermo restando che sarebbe opportuno fare chiarezza su quello che è successo».
«Questa è una vicenda grave», insistono i consiglieri d'opposizione, «vogliamo capire se la politica ha fatto tutto quello che doveva per assicurare ai disabili la possibilità di partecipare alle manifestazioni culturali».
Intanto, dopo essere finiti sotto accusa, i vigili urbani vanno al contrattacco chiamando direttamente in causa gli organizzatori degli eventi. Con una dettagliata relazione consegnata ieri mattina nelle mani del sindaco, hanno sottolineato che gli agenti in servizio non hanno fatto altro che il proprio dovere.
«Se ci sono responsabilità vanno ricercate da un'altra parte», hanno detto i vigili urbani al sindaco, «noi non abbiamo fatto altro che far rispettare l'ordinanza».
La disposizione firmata dallo stesso sindaco prevedeva tra le altre cose degli accorgimenti per tutelare la sicurezza pubblica e l'incolumità delle persone. Tra questi anche il divieto di accesso con le auto nell'area dove era previsto l'arrivo dell'elicottero dei vigili del fuoco con a bordo la Befana e i doni per i bambini.
«Spettava agli organizzatori predisporre delle aree riservate ai disabili», fanno sapere dalla polizia municipale, «non certo a noi che dovevamo garantire l'accesso alle persone nei modi e nelle condizioni stabiliti dall'ordinanza a tutela dell'incolumità delle persone». A chiamare in causa i vigili urbani era stato il vice sindaco e assessore al sociale Enea Di Ianni, che aveva stigmatizzato l'episodio della bambina disabile rimasta senza la calza della Befana, richiamandoli a una maggiore sensibilità verso i problemi dei cittadini.
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