Donna trovata morta nel laghetto: annegata a 53 anni durante la notte 

Il corpo scoperto in mattinata dall’anziano custode, l’impianto viene utilizzato per la pesca sportiva Si pensava a una caduta, ma il ritrovamento dell’auto e di una lettera hanno portato a un’altra verità

MAGLIANO DE’ MARSI. È morta annegata nel lago “La Fornace” di Magliano de’ Marsi. Il corpo di Alessandra Cerqua, 53 anni, di Massa d’Albe, è stato avvistato ieri mattina vicino a una sponda dal custode del laghetto per la pesca sportiva che si trova nel centro abitato di Magliano de’ Marsi, dietro al complesso “Il Serpentone”. Inizialmente si era ipotizzata una caduta accidentale in acqua, se non addirittura un omicidio (tanto che sul posto sono arrivati i carabinieri della Scientifica), ma nel corso della mattinata si è scoperta tutt’altra verità in questo giallo.
La notizia della scomparsa della 53enne, giunta in tarda mattinata a Massa d’Albe, ha gettato nello sconforto l’intera comunità, incredula su quanto avvenuto.
Ad avvistare il corpo nel lago è stato l’anziano custode Giorgio Minicucci, intorno alle 9, quando si è recato sul posto come ogni mattina per dare da mangiare ad alcuni volatili che si trovano nel lago. Ha subito lanciato l’allarme, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco e magistrato di turno. Era stato chiesto l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Roseto degli Abruzzi perché la donna non aveva documenti addosso e si ipotizzava che degli oggetti potessero essere rimasti nel fondo del lago. Ma dopo qualche tempo è stata trovata un’auto, una Lancia Ypsilon, parcheggiata in una strada a poche decine di metri dall’ingresso del laghetto. La portiera era aperta e all’interno c’era un documento. Appartenuto alla vittima. Una volta risaliti all’identità della 53enne, gli inquirenti sono andati a Massa d’Albe e in casa hanno trovato una lettera rivolta ai familiari.
Ha quindi preso corpo l’ipotesi del gesto estremo.
Dopo il nulla osta del magistrato Ugo Timpano, e un esame medico legale compiuto in una sala del cimitero di Magliano de’ Marsi, la salma è stata riconsegnata ai familiari per i funerali in programma oggi alle 16.
La 53enne sapeva dell’esistenza del lago perché si trova a pochi passi dall’abitazione della sorella, che vive a Magliano. Il lago ha un diametro di una sessantina di metri e una profondità di circa dieci. Viene utilizzato per la pesca, anche per competizioni sportive e gare riconosciute. È accessibile da un cancello. Venerdì un socio era andato a pesca, dalle 17 alle 19, ore in cui la donna si sarebbe intrufolata nell’impianto. Senza essere notata. Questa l’ipotesi più accreditata. La morte risalirebbe all’altra notte.
Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tagliacozzo, guidati dal comandante Pierfranco Marianetti.
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