E i poteri vanno a Chiodi

L’ordinanza firmata dal presidente del consiglio Berlusconi segnerà, a partire dal Capodanno 2010, il passaggio della ricostruzione post-terremoto nelle mani del presidente della Regione, dei sindaci dei 57 comuni colpiti, del presidente della Provincia

L’AQUILA. Il Capodanno 2010 segnerà il passaggio della ricostruzione post-terremoto nelle mani del presidente della Regione, dei sindaci dei 57 comuni colpiti, del presidente della Provincia. L’ufficialità è arrivata con l’ordinanza firmata dal presidente del consiglio Berlusconi nel giorno della sua mancata visita a Camarda. Una visita saltata all’ultimo momento per «altri impegni istituzionali».

PERCORSO TRACCIATO.
La nuova ordinanza di Protezione civile del presidente Berlusconi - battezzata «Ordinanza governance» - traccia il percorso «per la ricostruzione, la ripresa economica e sociale dei comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile». Di fatto rappresenta il passaggio di consegne dalla Protezione civile agli Enti locali. Così come preannunciato più volte nei mesi scorsi. Tutti i provvedimenti saranno in vigore dal primo gennaio 2010.

POTERI A CHIODI.
L’ordinanza prevede che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, assuma le funzioni di Commissario delegato per la ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma, operando con poteri e deroghe previste dalle ordinanze adottate dallo scorso 6 aprile per il superamento dell’emergenza. Ci sarà un periodo di affiancamento per «ammorbidire» la fase post-emergenza. Il dipartimento della Protezione civile, infatti, continuerà a occuparsi, fino al completamento, di tutte le attività previste per gli edifici dal progetto Case, dei moduli abitativi provvisori (casette in legno) e dei moduli provvisori per le scuole. Il provvedimento definisce anche le procedure per il passaggio delle consegne fra il capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, e il presidente della Regione, Chiodi.

E A CIALENTE. Sempre dal primo gennaio del prossimo anno, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente sarà nominato vice-commissario vicario per la ricostruzione. Sarà il braccio destro di Chiodi. E attraverso una costante intesa con il presidente della Provincia, il sindaco dovrà predisporre una serie di interventi. Come indicato nella stessa ordinanza. Interventi che andranno dalla ripianificazione del territorio, alle linee di indirizzo strategico per assicurare la ripresa socio-economica, fino alla riqualificazione dell’abitato e all’armonica ricostruzione del tessuto urbano abitativo e produttivo per la ricostruzione del centro storico.

GLI ALTRI SINDACI.
L’ordinanza di Berlusconi detta anche le linee guida per i sindaci degli altri 56 comuni inseriti nel «cratere». Dovranno assicurare, d’intesa con il presidente della Regione-, la ripianificazione dei rispettivi territori, definendo le linee d’indirizzo per la ricostruzione dei centri storici e la ripresa socio-economica del territorio.
RUOLI DELLA PROVINCIA. «Il presidente della Provincia dell’Aquila», è quanto riportato nell’ordinanza governance, «continua a svolgere le funzioni di soggetto attuatore per gli interventi di competenza e per le funzioni attribuite dalle ordinanze di Protezione civile». In altri termini, la presidente Stefania Pezzopane, dal primo gennaio, dovrà occuparsi essenzialmente di interventi che riguarderanno la viabilità.

IL SUPPORTO. L’ordinanza prevede che il commissario delegato Chiodi si avvarrà di un’apposita Struttura di missione «con funzioni di supporto nella definizione delle strategie di ricostruzione e rilancio dell’area colpita dal terremoto, garantendo trasparenza e coordinamento fra i soggetti pubblici e privati coinvolti». Il presidente Chiodi l’ha paragonata a una struttura sul modello Tony Blair in Gran Bretagna. Sarà composta da trenta membri, 15 esterni e altrettanti scelti dalle amministrazioni pubbliche. L’organismo, che sarà coordinato da Gaetano Fontana, già alto dirigente del ministero delle Infrastrutture, rappresenterà il perno centrale della ricostruzione. La nuova ordinanza, infine, prevede che il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche competente per territorio sia il soggetto attuatore di cui dovranno avvalersi il presidente della Regione e il sindaco dell’Aquila per gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche. La Protezione civile assicurerà, per il periodo successivo, l’affiancamento alla nuova struttura di missione per garantire il più efficace, tempestivo e costruttivo passaggio di consegne.

«NESSUNA FRATTURA». Il capo della Protezione civile, che ha annunciato il pensionamento dal 31 dicembre, a missione conclusa all’Aquila, è tornato ad rassicurare gli aquilani. «Non ci sarà alcuna frattura tra il lavoro che stiamo portando avanti e quello che dovrà essere fatto da chi ci sostituirà», ha detto Bertolaso, «rimarrà una struttura nostra che affiancherà quella che verrà realizzata dalla Regione e lavoreremo insieme per tutto il tempo necessario».

BERLUSCONI RINVIA.
Uno striscione all’ingresso del nuovo quartiere per dare il benvenuto al premier Berlusconi, atteso a Camarda (e poi a Paganica) per la consegna di altri alloggi del progetto Case. Prima le voci di un ritardo, poi la notizia della cancellazione della visita per improvvisi impegni istituzionali. In pochi minuti il pazzale davanti alle nuove case si è svuotato. A restare, visibilmente delusi, solo i nuovi inquilini degli appartamenti antisismici. Il presidente del consiglio, che aveva in programma anche alcuni collegamenti televisivi, era atteso dalla famiglia Baglioni. La signora Cesarina, madre di 4 figli, aveva già caricato la macchinetta del caffé e preparato sul tavolo un vassoio di pasticcini. Alla fine quel caffé e quei pasticcini li ha offerti ad amici e giornalisti. Ad attendere l’arrivo del premier anche la famiglia Bruno-De Michele, che fino al sei aprile viveva a Coppito. «Sarà per un’altra volta» hanno commentato. Trenta le famiglie entrate ieri nei nuovi appartamenti a Camarda, davanti ai quali sono in costruzione anche i map destinati a nuclei familiari più piccoli. Ad attendere Berlusconi anche il consigliere comunale Pasquale Corriere che dovrà aspettare un’altra occasione per regalargli il quadro con gli stemmi dei 99 borghi che contribuirono all’edificazione dell’Aquila.