la protesta

E i residenti del rione sono furibondi: «Siamo abbandonati»

AVEZZANO. «Non abbiamo più fiducia nelle istituzioni. Il quartiere è nel più totale degrado e nessuno fa niente». Gli abitanti delle zone di Avezzano dove in questi ultimi mesi il fenomeno della...

AVEZZANO. «Non abbiamo più fiducia nelle istituzioni. Il quartiere è nel più totale degrado e nessuno fa niente».

Gli abitanti delle zone di Avezzano dove in questi ultimi mesi il fenomeno della prostituzione dilaga non ce la fanno più e lanciano un appello affinché l’amministrazione comunale intervenga.

Si tratta, in particolare, di via Enrico De Nicola (lo stradone che porta all’ospedale), via Collelongo (dietro alla stazione ferroviaria) e via dei Fiori. Ma anche di via Sabotino e via Monsignor Domenico Valerii, a poche centinaia di metri dal centro della città.

«Una soluzione sarebbe riaprire le case chiuse», dice un residente di via Sabotino. «La prostituzione è una piaga sociale che esiste e va risolta in modo definitivo. Ad Avezzano dà più nell’occhio perché è una città piccola, rispetto ad altre realtà metropolitane. La gente è affamata e a rimetterci sono gli strati sociali più deboli, come le povere donne costrette a prostituirsi».

«Ogni mattina dobbiamo ripulire il giardino dalle peggiori schifezze che ci troviamo dentro, a volte anche siringhe», aggiunge una persona che abita a pochi metri dal punto in cui l’altra sera è stata aggredita la prostituta nordafricana.

«Nelle vicinanze ci sono anche delle scuole», prosegue il residente. «È ora che qualcuno inizi ad aprire gli occhi e intervenga in modo serio. La prostituzione porta criminalità e ciò non è tollerabile. Qui abbiamo paura a uscire di casa».

«Quello che è accaduto a quella povera ragazza è davvero triste», dice una donna che abita sempre nel quartiere vicino alla stazione ferroviaria. «Servirebbero politici che fanno il loro mestiere per vocazione. Basta con tutto questo degrado. Prima lo spaccio di droga ai giardinetti della stazione, adesso la prostituzione. Non viviamo più tranquilli».

All’inizio di luglio, su sollecitazione di numerosi cittadini, il sindaco Gianni Di Pangrazio aveva firmato un’ordinanza in cui annunciava che sarebbero arrivate le multe per i clienti e per le prostitute. A oggi nulla si è saputo sull’attività avviata dagli agenti. Dopo l’ultimo episodio di violenza nei confronti della prostituta nigeriana il sindaco promette il pugno duro. «Ho immediatamente contattato il commissario capo di pubblica sicurezza Paolo Gennaccaro», dice il primo cittadino, «per organizzare, previa intesa con il prefetto Francesco Alecci, un vertice con tutti i responsabili delle forze dell’ordine e pianificare, in tempi brevi e in completa sinergia, un’azione congiunta al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini, anche alla luce del sistema di videosorveglianza che verrà installato in città. La polizia locale ha attivato da subito i controlli per coadiuvare, per quanto di competenza, le forze della polizia di Stato e continuerà a farlo per contribuire a migliorare la qualità della vita di Avezzano». (m.t.)

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