Emergenza strade pericolose all’Aquila: «Due bambini investiti da un’auto pirata»

18 Luglio 2025

La denuncia social di una donna rilancia il problema della sicurezza: i minori stavano viaggiando sul monopattino

​​​​L’AQUILA. Dopo gli investimenti sulle strisce e gli scontri frontali – tutti dall’esito infausto – ci mancava solo il pirata della strada. Un pirata sui generis, a quanto pare, almeno stando a quanto denunciato da un’utente su Facebook, che oggi chiede pubblicamente aiuto per risalire al guidatore, svanito nel nulla. Così si scopre che un uomo al volante di un’Audi grigia avrebbe infatti travolto due minori che viaggiavano su un monopattino nei pressi della Villa di Paganica, salvo poi accostarsi, scendere dal veicolo, dare loro la colpa dell’accaduto e poi ripartire senza prestare soccorso. I due giovanissimi, entrambi dodicenni, sono stati poi accompagnati al pronto soccorso dai rispettivi genitori, dove sono state riscontrate loro diverse fratture, tra cui quelle al setto nasale, alla mandibola e al metatarso (piede).

IL RACCONTO  «Buonasera a tutti, avrei bisogno di aiuto», si legge nel post pubblicato da un’utente. «Due giorni fa, intorno alle 17.30, vicino alla Villa di Paganica, sono stati investiti due bambini che andavano in monopattino da un’Audi grigia guidata da un signore con i capelli castano scuro. Purtroppo i bambini non conoscono il nome di questa persona. Il signore è sceso dalla macchina dopo che i bambini sono caduti e ha detto che era colpa loro e che non dovevano chiamare nessuno. Ed è andato via senza prestare soccorso. In questo momento uno dei due è in ospedale con il naso e forse anche la mascella rotta, e l’altro con il piede rotto. Vorrei rintracciare questa persona se qualcuno avesse visto qualcosa. Grazie». Se intanto dal pronto soccorso pediatrico dell’Aquila confermano la presa in carico di due minori con diverse fratture, la cautela resta massima prima di poter gridare al pirata della strada a piede libero. Così, mentre sui social impera il giustizialismo, con diversi utenti pronti a chiudere più indagini in un colpo solo («L’Audi grigia è quella che gira nei paesi per i furti. Forse per questo ha detto di non dire nulla», si legge in uno dei commenti), è bene ricordare che l’ultima parola spetta sempre alle autorità competenti e ai risultati delle indagini da queste ultime portate avanti.

CAUTELA  Non è infatti lontano il ricordo del minore raggiunto da un colpo d’arma da fuoco a un polpaccio mentre giocava sotto casa. Un episodio che tenne col fiato sospeso un’intera città per almeno un paio d’ore – con annesse perizie balistiche convalidate su facebook – dopo che i ragazzi, una volta tornati a casa, raccontarono di essere stati avvicinati da un’auto di colore nero dal cui interno sarebbe poi stato esploso un colpo nella loro direzione, prima di sgommare via. Un racconto rilanciato anche dalla madre del minore ferito, che effettivamente si è presentato in pronto soccorso con un polpaccio perforato da parte a parte. E che ha poi fatto scattare l’allerta massima da parte delle forze dell’ordine, subito dislocate in prossimità degli accessi al territorio comunale così da intercettare i fuggitivi prima che questi ultimi facessero perdere le proprie tracce. Intanto però un nuovo colloquio con il minore fece emergere la realtà dei fatti: il colpo di pistola era stato sì esploso fino a centrare uno dei ragazzi a una gamba, ma non esisteva nessuna auto nera. La pistola era infatti quella regolarmente detenuta per uso sportivo dal padre di uno dei due, che i ragazzi aveva sottratto all’insaputa dei genitori fino a utilizzarla per gioco. Una bravata insomma, di quelle che però potevano finire nel peggiore dei modi. Tanto da indurre i giovani a raccontare una bugia. In attesa di riscontri oggettivi, dunque, cautela d’obbligo. Resta il problema di strade sempre più pericolose.

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