Ex Reiss Romoli in vendita colossi del mattone in lizza

1 Dicembre 2013

Caccia grossa per accaparrarsi i 170mila metri quadri di terreno edificabile L’Università (in affitto) trasferirà rettorato e facoltà in altre sedi periferiche

L’AQUILA. L’immenso complesso dell’ex Reiss Romoli, che ospita in affitto, tuttora, alcuni uffici dell’Università, rettorato compreso, è in vendita.

L’Ateneo, infatti, ha deciso di abbandonare dall’inizio del prossimo anno quei locali per traslocare in sedi che economicamente comportano un vantaggio economico: il rettorato andrà nei locali di via Di Vincenzo e la facoltà di Economia nei capannoni ex Optimes che sono stati liberati dopo il ritorno di parte della facoltà di Ingegneria nella struttura di Roio ristrutturata dopo il sisma. L’ex Reiss Romoli, intitolata a un grande dirigente di azienda triestino morto nel 1961, è stato per anni un importante centro di alta formazione per dirigenti e tecnici della Telecom. Poi la scuola, che negli anni successivi prese il nome di Tils (Telecom Italian Learning service) venne piano piano smantellata. Una perdita notevole, sotto l’aspetto del prestigio per la città vista l’importanza di quel sito a livello mondiale.

Ora una società milanese, che ha come riferimento all’Aquila l’immobiliarista Sergio Adriani, intende cedere l’area al miglior offerente e il costo potrebbe aggirarsi sui 50 milioni di euro. Finora i contatti non hanno avuto buon fine ma le proposte ci sono state. Tra le offerte quella di importanti società quali la «Europa risorse», società di gestione del risparmio e la «Fabrica» che vede tra gli azionisti la famiglia Caltagirone e il Monte dei Paschi di Siena. Per la verità anche l’Ateneo aveva avanzato una proposta ma non se ne fece nulla.

I possibili acquirenti ci vanno cauti anche perché siamo di fronte a un’operazione immobiliare enorme a fronte di un complesso quantomai appetibile anche sotto l’aspetto speculativo. Gli spazi, del resto, sono immensi. Ci si trova di fronte a un’area di almeno 170mila metri quadrati di cui una grande parte edificabile. Gli spazi verdi attrezzati sono estesi per decine di migliaia di metri quadrati.

L’area, in passato, era stata anche candidata per divenire un centro sportivo federale sotto l’egida del Coni ma non se ne fece nulla. I requisiti, del resto, c’erano tutti, visto che ci sono undici impianti sportivi dotati anche di qualche campo da tennis, pista ciclabile, piscine coperte e palestre, oltre a due residence in grado di accogliere centinaia di persone.

L’operazione immobiliare, dunque, è tutta da definire ma il rischio da evitare per la stessa città è che si arrivi a un frazionamento dell’area che rischierebbe poi di avviare una speculazione poco propizia per le sorti cittadine.

I tentativi di evitare lo smantellamento dell’ex Reiss Romoli sono stati numerosi negli anni scorsi e non hanno prodotto risultati concreti. Quasi dieci anni fa ci fu un vero e proprio sos lanciato da Stefania Pezzopane, all’epoca consigliere regionale, la quale proponeva di inserire l’ex Reiss Romoli «in un sistema a rete con Università, Parco scientifico e tecnologico, Crab e altri centri di rilevanza regionale». In precedenza vi erano stati altri annunci per iniziative sponsorizzate dalla Regione che non ebbero seguito. Come, del resto, la proposta dell’attuale parlamentare del Pd. Successivamente, sempre nel 2004, ci fu una levata di scudi dei sindacati inviata anche al top manager Marco Tronchetti Provera.

Nel 2007 ci fu un ennesimo tentativo di rilancio, su iniziativa della Regione, ma il destino della scuola era ormai segnato.

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