Ezio Stati a casa, basta col digiuno

I legali: «Ora un'indagine difensiva». Domani interrogatorio di Angeloni

AVEZZANO. Ezio Stati è rientrato ad Avezzano, dopo quattordici giorni di carcere e undici di sciopero della fame. Ha ottenuto gli arresti domiciliari nella sua abitazione in via Mazzarino e all'ora di pranzo ha interrotto il digiuno con una minestrina e un po' di frutta.

LA SCARCERAZIONE
È avvenuta ieri mattina dopo che il gip del tribunale dell'Aquila, Marco Billi, si è pronunciato favorevolmente sulla richiesta di revoca della misura cautelare (venerdì scorso il pm aveva già espresso il proprio consenso). Verso le 9 Ezio Stati ha lasciato il penitenziario di Costarelle su un cellulare della polizia e un'ora più tardi è entrato nella propria abitazione di Avezzano. In via Mazzarino, al civico 31, l'hanno accolto la moglie Paola e il figlio Giuseppe. Gli unici che possono avere contatti con l'indagato. Neanche la figlia Daniela, ex assessore regionale alla Protezione civile, potrà avvicinare il padre. I difensori hanno chiesto un permesso speciale solo per la nipotina e sono in attesa di conoscere la decisione.

BASTA DIGIUNO
«Devo rimettermi in forma, dare battaglia e dimostrare la mia innocenza»: con queste parole, raccolte dai difensori della famiglia Stati, l'ex tesoriere della Democrazia cristiana ed ex consigliere regionale di Forza Italia, ha interrotto lo sciopero della fame. Un digiuno iniziato il 5 agosto, inasprito negli ultimi giorni dal rifiuto dell'acqua. Stati si ritiene vittima di un errore giudiziario.

MINESTRINA E FRUTTA
Poche ore dopo il ritorno a casa, Ezio Stati ha ricevuto le visite dei suoi legali, Antonio Milo e Alfredo Iacone. Un lungo colloquio, poi il pranzo. Una minestrina, un po' di frutta e acqua per riabituare lentamente l'organismo, come consigliato da un medico. Stati ha perso 8 chili e mezzo.

PARLA LA MOGLIE
Davanti al portone di casa si è affacciata per pochi secondi la moglie dell'esponente politico marsicano. «Ezio sta bene, ha voglia di reagire. È arrabbiato, molto arrabbiato. Perché sa che non ha fatto niente. Anche noi ne siamo convinti»: ha affermato la donna.

«UNA FAIDA NEL PDL»
Secondo Ezio Stati il suo arresto ha scetenato una «faida tra i gruppi di potere nel Pdl». Tra quanti ambiscono a ottenere il posto lasciato dalla figlia Daniela. Quest'ultima, indagata per corruzione, si è dimessa dall'incarico di assessore alla Protezione civile e all'Ambiente ma ha conservato il posto da consigliere regionale. Stati, sempre per bocca dei propri legali, contesta le intercettazioni telefoniche («male interpretate») e assicura la sua estraneità alla vicenda.

INDAGINE PARALLELA
«Abbiamo ricevuto il mandato di Stati di iniziare un'indagine difensiva», affermano gli avvocati Milo e Iacone, «un'indagine parallela a quella della Procura per accertare la reale genesi della vicenda. Secondo noi le proiezioni investigative dovranno spostarsi a Roma e non presso la famiglia Stati». I legali non hanno aggiunto una parola in più. Ma appare chiaro il riferimento a un approfondimento del rapporto fra la Finmeccanica e la squadra di calcio Valle del Giovenco.

L'INCHIESTA
Ezio Stati è finito in carcere il 2 agosto. Con lui anche Vincenzo Angeloni, ex parlamentare e presidente prima dell'Avezzano calcio e poi della Valle del Giovenco. Sono coinvolti nell'indagine della squadra mobile di Pescara sulla presunta cricca che secondo le accuse ha tentato di fare affari col terremoto. Fra gli indagati, oltre a Daniela Stati, ci sono Marco Buzzelli, compagno della Stati agli arresti domiciliari, e Sabatino Stornelli, amministratore delegato di Selex (gruppo Finmeccanica) che ha l'obbligo di dimora a Roma. Secondo l'accusa Daniela Stati si è adoperata per la variazione di un'ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri al fine di agevolare Abruzzo Engineering spa. Società che per il 30% fa capo a Stornelli e che avrebbe dovuto ottenere lavori per 1,5 milioni di euro. Il gruppo Stati, sempre secondo le accuse, voleva agevolare le società di Stornelli e Angeloni. Gli imprenditori si sarebbero sdebitati con delle regalie: un anello con diamante per la Stati, un televisore per il padre Ezio, una consulenza e un'Audi A4 per Buzzelli.

ANGELONI INTERROGATO
L'ex deputato di An e Forza Italia, rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli, verrà nuovamente ascoltato dai magistrati. Il pm Antonietta Picardi ha fissato l'interrogatorio per le 15,30 di domani, a Roma. Oggi, intanto, l'avvocato Milo presenta l'istanza di revoca delle misure cautelari anche per Angeloni e Buzzelli.

AUTO AI POLITICI
Dopo Lino Cipolloni, capogruppo Pdl al Comune di Avezzano, anche Carlo Giolitto esclude coinvolgimenti con la vicenda. Secondo la Procura, la Valle del Giovenco ha consegnato auto ai politici. «Faccio presente», evidenzia Giolitto, «di non avere ricevuto in consegna auto o altro».

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