Folla di fedeli per il ritorno a casa di Celestino V

A Collemaggio tanta curiosità per la maschera d’argento Trecento le comunità che chiedono una reliquia del Santo

L’AQUILA. Le spoglie di Pietro da Morrone hanno varcato la soglia della basilica di Collemaggio intorno alle 18. Ad aspettare l’evento, fuori dalla chiesa, una folla di fedeli, che ha accolto il ritorno a «casa» del Papa eremita con un lunghissimo applauso. Scortati da un corteo di religiosi, i resti mortali di Celestino V sono stati riposizionati, ieri sera, all’interno della basilica: su uno dei pilastri venuti giù durante il terremoto e non nel mausoleo dedicato, ancora gravemente danneggiato. Un «ritorno» che si annuncia, però, per un breve periodo, poiché in estate, sempre che il cronoprogramma venga rispettato, dovrebbero iniziare i lavori di restauro della basilica.

Intanto, in molti ieri hanno voluto vedere quello che è stato definito come il nuovo volto del Papa del «Gran rifiuto». Nei giorni scorsi, infatti, la maschera di cera che aveva le sembianze del cardinale Carlo Confalonieri è stata sostituita con una d’argento, realizzata dallo scultore Marino Di Pro spero, che riproduce le fattezze di Celestino V, ricostruite sulla base di dettagliati studi. Il corpo del Papa, ospitato per il tempo della recognitio a Marruci, ha anche indosso il prezioso pallio donato da Be nedetto XVI durante la sua visita in città dopo il terremoto. «Siamo qui per ricordare un anniversario importante», ha detto l’arcivescovo Giuseppe Molinari, durante l’omelia della messa concelebrata da alcuni vescovi d’Abruzzo e Molise. Dopo aver ripercorso brevemente la vita del Papa, dalla nascita alla sua elezione, alla rinuncia del soglio pontificio,Molinari ha anche letto un passo di Ignazio Silone, per concludere: «Papa Francesco ci ha detto che Dio non si stanca mai di perdonarci, siamo noi a stancarci di chiedere perdono, Celestino con la Perdonanza ci aiuta a farlo». Sabato sera con la celebrazione eucaristica, nell’abbazia di San Lorenzo a Marruci, la comunità della frazione ha salutato il corpo del Papa. L’urna con le sacre spoglie ha raggiunto in corteo piazza Duomo, all’Aquila, per essere accolta dai fedeli nella chiesa di San Giuseppe Artigiano con una veglia di preghiera, prima della fiaccolata che, dalle 23,30, ha accompagnato il corpo del Santo fino al monastero di San Basilio dove è stato consegnato, per la veglia notturna, alle suore celestine. Proprio dal monastero, ieri sera, in occasione del settimo centenario della canonizzazione, con un corteo d'onore e la scorta dei vigili del fuoco, Celestino V ha fatto ritorno a Collemaggio. Intanto, sono 300 le comunità in tutto il mondo che hanno fatto richiesta di poter avere una reliquia di Celestino V.

Michela Corridore

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