Fondazione Carispaq, erogati 15 milioni

30 Novembre 2011

Bilancio di 4 annualità: soldi ad attività culturali, ricerca scientifica e volontariato

L'AQUILA. In 4 anni ha erogato 9 milioni «suoi» e 6 raccolti dall'Associazione casse di risparmio e fondazioni italiane. Quindici milioni, a fronte di un patrimonio di 136. Questo l'ammontare delle erogazioni destinate dalla Fondazione Carispaq ad arte, cultura, sviluppo.

BILANCIO DI MISSIONE. Lo chiamano bilancio di missione questo librone di 150 pagine che racchiude quattro anni di attività (2007-2010). Tra grafici e bilanci c'è dentro il rendiconto dei fondi erogati ad associazioni, istituzioni culturali, imprese, terzo settore, A presentarlo a una platea di classe dirigente, mondo professionale, alta e media borghesia cittadina il presidente della Fondazione Carispaq Roberto Marotta (nella foto) affiancato dal segretario generale David Iagnemma, dal presidente dell'assemblea dei soci Francesco Carli. Al tavolo dei relatori Fabrizio Magani, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici e Luciano Marchetti, vicecommissario per la tutela del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto. In prima fila, tra gli altri, il vicepresidente vicario del consiglio regionale Giorgio De Matteis, l'assessore comunale Marco Fanfani e il vescovo ausiliare Giovanni D'Ercole, che porta il saluto dell'arcivescovo Molinari che, tra le altre cose, è uno dei 100 soci dell'assemblea. Più dietro il sindaco di Avezzano Antonio Floris.

«RICHIESTE TRIPLICATE». Tutti bussano alla porta della Fondazione per chiedere contributi. La crisi generale, tra le altre cose, ha avuto anche l'effetto di triplicare le richieste di finanziamenti avanzate dalle associazioni che cercano di portare avanti i loro progetti tra tante difficoltà. «Proprio per questa situazione», afferma il presidente Marotta, «la richiesta di finanziamento alla Fondazione Carispaq tramite il bando pubblico che viene attivato ogni anno nel mese di gennaio ha visto triplicare le richieste arrivando a oltre seicento. Questo perché, per molte associazioni, il nostro contributo è spesso l'unico modo per continuare a lavorare. Allo stesso tempo, però, abbiamo voluto incrementare il nostro impegno sui progetti propri, emanazione diretta della Fondazione, in modo da incidere direttamente sullo sviluppo del territorio che è il nostro principio ispiratore».

L'UNIVERSITÀ. Nel quadriennio 2007-2010 la Fondazione Carispaq ha sostenuto l'attività dell'Università con 26 progetti e 1,1 milioni di erogazioni destinate a finanziare borse di studio, dottorati e progetti di ricerca dei vari dipartimenti. «Altro capitolo importante», si legge nella relazione, «è il sostegno al patrimonio culturale della città danneggiato dal sisma». Finanziati progetti di restauro di Porta Napoli (250mila euro), della chiesa della Madonna Fore (220mila euro) e del soffitto ligneo di San Bernardino (300mila euro).

IN PROVINCIA. Non c'è solo L'Aquila nei pensieri della Fondazione. Tra gli altri interventi si segnalano, per l'area di Avezzano, lo stanziamento per l'acquisto di una strumentazione Tac-Pet per la diagnostica dei tumori (800mila euro), il finanziamento e allestimento del museo Lapidario e del Fucino (200mila euro), la realizzazione di una struttura per disabili Anffas (48mila euro). Per l'area di Sulmona e della Valle Peligna, invece, i soldi sono andati al restauro degli apparati decorativi della Cattedrale di San Panfilo (300mila euro) e all'acquisto dell'edificio ex cinema Balilla (220mila euro), oltre al contributo per la realizzazione del Centro residenziale abitativo casa di cura Villa Gioia Glenn Doman (156mila euro).

CINQUE DIPENDENTI. «Abbiamo solo 5 dipendenti ma li facciamo lavorare bene», aggiunge il presidente Marotta, che punta sul recupero dell'ex palazzo dei Combattenti all'Aquila (di proprietà della Fondazione) e promette che metterà a disposizione della città di Sulmona l'ex cinema Balilla, oltre a esprimere rammarico perché «la crisi e il terremoto» hanno fatto rallentare il progetto del distretto culturale del territorio. E anche perché la Badia di Sulmona «importantissima, non viene utilizzata a dovere». Su questo punto ribatte Magani: «C'è una gara d'appalto e non si può dire che non si stia facendo nulla».

OSARE DI PIÙ. L'avvocato Carli parla di «bilancio difensivo e conservativo» invitando a «guardare oltre e fare di più per lo sviluppo locale incrementando gli interventi di propulsione e dinamismo sul territorio puntando soprattutto sul turismo e il coinvolgimento dei giovani». IL 2011. Per l'anno in corso il sostegno al territorio è stato realizzato attraverso «un impegno finanziario di 2,8 milioni così suddivisi: arte, attività e beni culturali 795mila euro; sviluppo locale 1,4 milioni; ricerca scientifica e tecnologica 183mila euro; salute pubblica 52mila euro; volontariato, filantropia e beneficenza (344mila euro)».

I FONDI ACRI. Allegata al bilancio di missione anche la rendicontazione riferita ai soldi raccolti in ambito nazionale dall'Acri (Associazione delle fondazioni e casse di risparmio italiane). I sei milioni destinati all'Aquila sono stati impiegati per «favorire la ripresa delle attività economiche: costituzione di un fondo di garanzia insieme al sistema dei Confidi per favorire l'accesso al credito degli operatori economici danneggiati dal sisma (dotazione del fondo 2 milioni); favorire la ripresa dell'Università con erogazione di un contributo per la realizzazione di un laboratorio di ricerca per l'ingegneria sismica (1,9 milioni); agevolare la ripresa dell'attività delle istituzioni culturali di maggior rilievo (2 milioni); messa in sicurezza della basilica di Santa Maria di Collemaggio (200mila euro) e cofinanziamento per la realizzazione della casa del volontariato (210mila euro)».

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