Fondi sisma non dovuti, altro indagato

Sequestrati 430mila euro tra contributo per ricostruire una casa e autonoma sistemazione indebitamente percepiti

L’AQUILA. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie e beni immobili per un valore di circa 430mila euro emesso dal gip Guendalina Buccella nei confronti dell’aquilano Dino Milani, di 40 anni, accusato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

L’indagine ha preso spunto dall’impulso investigativo della Forestale cui si è aggiunta la competenza specifica della Finanza in materia economico-finanziaria per la repressione di questo tipo di reati. Nel mirino degli investigatori sia il contributo per la ristrutturazione e riparazione di una casa danneggiata dal terremoto di otto anni fa sia il contributo di autonoma sistemazione, che secondo l’accusa non spettava al richiedente.

Le attività investigative hanno appurato che l’uomo aveva chiesto il finanziamento attraverso false autocertificazioni, avendo dichiarato di essere residente nell’immobile destinatario delle misure di sostegno pubblico. In realtà dalle indagini è emerso che fino al 6 aprile 2009 l’indagato aveva la residenza, nonché la dimora abituale, unitamente al proprio nucleo familiare, in un’altra località dell’Aquilano e che l’immobile danneggiato non era stabilmente abitato all’epoca del terremoto, così come emerso, tra l’altro, dai consumi di acqua risultati pressoché nulli.

Secondo l’accusa l’indagato, attraverso la stessa autocertificazione, aveva richiesto e indebitamente ottenuto dal Comune dell’Aquila un contributo di autonoma sistemazione per circa 30mila euro. Per questo motivo la Procura della Repubblica ha contestato il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, chiedendo al gip del tribunale di disporre l’esecuzione del provvedimento di sequestro nei confronti dell’indagato della somma pari alla provvidenza indebitamente percepita.