Fontecchio: residenti alle prese con gli orsi, incontro ravvicinato per due donne e una bambina

21 Maggio 2025

E’ accaduto in pieno giorno: l’animale è stato messo in fuga dalle grida di terrore. Prosegue la difficile convivenza tra gli abitanti dei Comuni della Valle Subequana e i plantigradi

FONTECCHIO. Una mamma e una bambina per i vicoli di Fontecchio in compagnia della nonna della piccola. Poi le urla di terrore delle due donne, ritrovatesi faccia a faccia con un orso, a sua volta spaventato e messo in fuga dalle grida. Prosegue la difficile convivenza tra gli abitanti dei Comuni della Valle Subequana e i plantigradi, le cui incursioni in paese si moltiplicano. A denunciare solo l’ultimo degli episodi in ordine di tempo sono gli stessi residenti, riuniti in comitato. «Ci risiamo, l’orso continua a girare indisturbato», fanno sapere.

«Nelle ultime settimane ha fatto razzie di galline in due pollai a Goriano Valli, uno a Fontecchio e uno a San Lorenzo di Beffi. Ma domenica scorsa, in pieno giorno a Fontecchio, la scorribanda dell’orso stava per diventare molto pericolosa per una giovane mamma e la sua bambina di appena 2 anni che verso le 15.30 si trovavano fuori casa insieme alla nonna. Solo le urla delle donne, hanno fatto sì che l’animale si allontanasse. Fortuna? Buona sorte? Una circostanza, quella di incontrare un orso, sulla quale nessuno può dare certezze. Fatto sta che tutte le popolazioni della vallata sono spaventate, non si è più sicuri neanche di entrare o uscire di casa. Le nostre mamme, le nostre sorelle e i nostri anziani oramai devono rinunciare anche alla passeggiata fuori casa».

«Siamo all’assurdo. Solo una quindicina di giorni fa, all’imbrunire, nella periferia di Fontecchio, mentre il proprietario era in casa, ha sentito graffiare sulla porta e, aprendo l’uscio, ha notato un orso che si stava allontanando. La gente non ne può più, nessuno fa nulla. Le statistiche ci dicono che in Italia ci sono tra le 10 e le 15 vittime all’anno sulle strade causate da incidenti con animali vaganti, cinghiali, cervi. Noi non ci fermeremo nel denunciare i possibili rischi che le nostre popolazioni stanno subendo e farlo presente a chi di dovere qualora ci dovesse scappare il morto». 

@RIPRODUZIONE RISERVATA