Franco Colle e i suoi figli morti nell’azienda dei fuochi d’artificio: i titolari patteggiano 4 anni

Nel luglio 2023 i dipendenti persero la vita in un’esplosione in laboratorio. L’avvocato Felli: «Procedimento complesso, riconosciute le attenuanti con riduzione della pena»
AVEZZANO. Si è concluso con un patteggiamento il procedimento penale di fronte al tribunale di Rieti (competente per territorio) a carico di Fabrizio Mattei e Gaetano Mattei, titolari della nota ditta Pirotecnica Mattei di Torano di Borgorose, imputati per detenzione illecita di materiale esplodente, caporalato e morte come conseguenza di altro delitto.
Il procedimento penale fa riferimento al tragico incidente avvenuto nel 2023, che costò la vita a Franco, Anna e Claudio Colle. Una tragedia che sconvolse l’intera comunità marsicana e accese i riflettori su una gestione irregolare e pericolosa dell’attività pirotecnica, culminata in un’esplosione fatale che segnò profondamente il territorio.
Nel corso dell’udienza preliminare del 18 giugno 2025, il giudice ha accolto l’accordo tra le parti, definendo la vicenda con una pena di quattro anni per ciascun imputato.
È stato contestualmente disposto il dissequestro della fabbrica di fuochi d’artificio, rimasta sotto sequestro a seguito del disastro. Fabrizio Mattei era difeso dall’avvocato Alessandro Felli, del Foro di Avezzano, mentre Gaetano Mattei dall’avvocato Giulia Bongiorno. I familiari delle vittime, costituitisi parte civile, erano rappresentati dagli avvocati Daniela Giuliani e Paolo Raglione, che hanno seguito con grande attenzione l’intero iter giudiziario.
A margine dell’udienza, l’avvocato Felli ha dichiarato: «Il processo si è presentato sin dall’inizio come complesso, vista la gravità dei fatti e dei capi d’imputazione. Durante la fase delle indagini preliminari abbiamo mantenuto un dialogo costante e rispettoso con le persone offese, offrendo ascolto e sostegno in una situazione umanamente molto dolorosa. Questo approccio ha contribuito al riconoscimento di attenuanti che hanno consentito una riduzione della pena. La sentenza permette al mio assistito di adempiere concretamente agli impegni assunti, sia nei confronti della giustizia che verso i familiari delle vittime».
Rimane il dolore profondo dei parenti delle tre vittime, ancora segnati da una perdita così violenta e inattesa.
Tuttavia, la conclusione del processo rappresenta un passaggio importante, almeno sotto il profilo giudiziario, verso una possibile elaborazione del lutto e verso il riconoscimento di responsabilità che, pur non restituendo ciò che è stato tolto, riafferma il valore della giustizia.
La vicenda ha sollevato interrogativi profondi anche in ambito istituzionale e sociale, ponendo l’accento sulla necessità di maggiori controlli in materia di sicurezza sul lavoro, soprattutto in ambiti ad alto rischio come quello pirotecnico.
Le istituzioni sono ora chiamate a trarre insegnamento da quanto accaduto, affinché tragedie simili non si ripetano più.
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