Addio a Piero ed Enrico, i due fratelli annegati ad Anzio sotto gli occhi di mogli e figlie: il dolore di Sante Marie

I fratelli Arioli erano originari di Scanzano, una piccola frazione di Sante Marie (Marsica): sono morti insieme in mare. Le esequie domani nella chiesa del borgo
AVEZZANO. L’orrore davanti agli occhi delle mogli, delle figlie e del nipotino di appena 12 anni. Prima le urla, fortissime, mentre venivano risucchiati dall’acqua. Poi il caos. Piero ed Enrico Arioli, riportati a riva dalla corrente, non hanno mai ripreso conoscenza. L’intero stabilimento della riviera di Ponente si è riversato attorno ai sanitari durante le manovre di rianimazione. Il mare li ha restituiti alle famiglie senza vita, trasformando un sabato di villeggiatura sulla spiaggia in una tragedia senza fine. Sono annegati poco dopo le 17. Piero Arioli, 68 anni, e suo fratello Enrico, 65 anni, originari di Scanzano, piccola frazione di Sante Marie, erano in vacanza ad Anzio. Avevano affittato diverse postazioni nello stabilimento “Dea Fortuna”, lungo la riviera Vittorio Mallozzi, ad Anzio. Con loro le mogli, le figlie, i generi e il nipotino di Piero, Flavio.
Una giornata come tante, condivisa con gli affetti, fino al momento dell’incidente. Enrico è entrato in acqua per un bagno. Poi, improvvisamente, si è ritrovato in difficoltà. Non è chiaro se si sia trattato di un malore o se sia stato attirato dalla forza di un mulinello. È riuscito a stento ad attirare l’attenzione del fratello Piero, che si è subito tuffato in acqua per salvarlo. E invece è finito anche lui vittima della forza della corrente. Pochi secondi dopo i loro corpi galleggiavano diretti a riva. Sono entrati in acqua in loro soccorso il bagnino dello stabilimento, il nipotino e un amico di famiglia. Poi anche gli assistenti bagnanti dei lidi vicini. Sono subito cominciate le manovre di rianimazione, in attesa dell’intervento dei medici del 118. È quindi intervenuta un’eliambulanza, atterrata nelle vicinanze del luogo dell’incidente.
Dopo oltre mezz’ora di massaggi cardiaci, defibrillatore e adrenalina, i sanitari non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso di entrambi, facendo piombare i familiari nella più totale disperazione. Uno dei bagnini intervenuti ha accusato un malore, presumibilmente in ragione della fatica fisica e del forte choc emotivo subito. Si trova ancora ricoverato all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. La Procura di Velletri ha disposto l’intervento della polizia mortuaria, giunta sul posto solo alle 21.10. Il pm di turno non ha ritenuto di procedere all’esame autoptico. Le due salme sono state riconsegnate ai familiari per le esequie e trasferite nella camera mortuaria dell’ospedale di Anzio.
Papà Giulio e mamma Amedea erano nati e cresciuti a Scanzano, nel comune di Sante Marie. Quando ebbero Piero, Enrico, Tommaso, Maria e Lina si erano già trasferiti a Roma città. Ma mai avevano tagliato i ponti con la loro terra. La famiglia tornava assiduamente in paese. I ragazzi allacciarono con i coetanei un rapporto solido, costruito durante l’infanzia e coltivato negli anni. Piero ha avuto una carriera nell’Atac, azienda di trasporti della capitale. Enrico invece nella società Aeroporti di Roma, che gestisce le strutture di Ciampino e Fiumicino.
Anche ora che avevano raggiunto l’età del pensionamento, continuavano a far visita ai vecchi affetti, tenendo in vita la vecchia casa di famiglia. La notizia della tragedia ha letteralmente sconvolto la comunità del borgo marsicano. Che ora si prepara ad abbracciare i familiari nel momento drammatico dei funerali. La cerimonia avrà luogo domani alle 12 nella chiesa dei santi Cipriano e Giustina. Le salme saranno tumulate nel cimitero cittadino. Piero lascia la moglie Angelica, le figlie Valentina, Veronica e Valeria, i generi e i due nipoti Flavio e Lavinia. Enrico lascia la moglie Tiziana e la figlia Francesca.
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