INCHIESTA PENELOPE

Frezza un’ora davanti al pm

Il noto costruttore nega il falso che la Procura gli ha contestato

L’AQUILA. Sono iniziati gli interrogatori delle persone coinvolte nell’inchiesta denominata «Penelope» che portò all’arresto del sindaco di Magliano dei Marsi, di un assessore e due costruttori. In tutto gli accusati, per i quali è stata chiusa l’indagine, sono 12.

Ieri il pm Antonietta Picardi ha ascoltato uno degli accusati, il noto costruttore aquilano Armido Frezza, accusato di falso, che è stato assistito dagli avvocati Ernesto Venta e Massimiliano Venta. Frezza, nella veste di presidente dell’albo dei gestori ambientali, è indagato per avere procurato ai costruttori Franco Celi e Sergio Celi un vantaggio «adoperandosi per aumentare la categoria di iscrizione dell’impresa senza la documentazione obbligatoria».

Nel corso dell’interrogatorio il sospettato ha chiarito la sua posizione ripercorrendo l’intero iter della pratica e presentando la documentazione affermando che ci furono delle integrazioni. Insomma, secondo la difesa, si è data prova di un comportamento lecito corredato, per l’appunto, da atti.

Al centro dell’indagine, che fu fatta dai carabinieri del Noe, il caso di corruzione contestata solo al sindaco di Magliano Gianfranco Iacoboni, all’assessore Angelo Iacomini e agli imprenditori Celi. Gli amministratori comunali avrebbero fatto emanare dalla giunta marsicana una delibera, favorendo, in tal modo, l’impresa di calcestruzzo dei Celi, che fu autorizzata, indebitamente, a prelevare quasi 15mila metri cubi di terreno in cambio di una serie di favori. Va precisato che i quattro principali indagati furono arrestati, misura poi attenuata dal Riesame. Nella vicenda sono indagati, con contestazioni di minore rilievo, anche dei tecnici e alcuni imprenditori.

Si tratta di Wolfango Millimaggi, Antonio Maurizi, Marcello Accili, Alessandro Arcangeli, Armando Romanelli, Fabrizio Natale. Nell’inchiesta è coinvolto anche un parente del sindaco marsicano, Luigi Antonio Morgante. Nei prossimi giorni sono previsti anche gli interrogatori di altre persone sospettate.

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