Frode delle patate, appello di Fabrizi: serve l’Igp
CELANO. Frode delle patate del Fucino, per la Confagricoltura l'Igp è l'unica soluzione per tutelare i prodotti locali. L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei...
CELANO. Frode delle patate del Fucino, per la Confagricoltura l'Igp è l'unica soluzione per tutelare i prodotti locali. L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari si è attivato per smascherare un'azienda agricola che vendeva patate senza avere il marchio Igp. Nel Fucino, infatti, ci sono circa mille ettari, coltivati da 271 attività, che rispettano i parametri Igp e producono patate seguendo la legge. «Siamo in linea con l'azione che sta compiendo l'organo di controllo perché questo è l'unico modo che abbiamo per poter tutelare i prodotti del Fucino», ha sottolineato Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura, «bisogna agire senza pietà contro i chi froda i consumatori importando patate estere e spacciate per quelle del Fucino. Questi signori devono capire che truffando i cittadini fanno del male a loro stessi e ai loro colleghi agricoltori colpiti duramente dalla crisi del mercato». Gli enti di certificazione (Ccpb) e di tutela (Ampp) sta attuando dei controlli nella zona. (e.b.)
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