Giuseppe, 1.300 km di passione: concerto con mille elementi 

L’aquilano De Matteis (vive a San Demetrio) protagonista del Rockin’1000, la superband applaudita a Francoforte

L’AQUILA. Quattro giorni di allestimenti, flash mob, file sotto il sole, col caldo delle 14, ma anche prove fino alle 23, quando inizia a fare freschetto. Fatica, sudore paura di non essere all’altezza. Poi però, l’ingresso alla Commerzbank Arena di Francoforte e il boato di migliaia di persone venute a vederti suonare allo stadio a ripagare ogni sforzo. Fa uno strano effetto specie per gente come Giuseppe De Matteis: nato a Bogotà nel 1985, vive a San Demetrio ne’ Vestini, è membro attivo del Rockin’1000, una superband che supera il migliaio di elementi, nata nel 2015 con la stramba idea di suonare una cover stratosferica dei Foo Fighters per convincere il gruppo a esibirsi a Cesena. Da allora, le cose si sono evolute e il gruppo si è strutturato, con il coordinamento di Fabio Zaffagnini, l’ideatore del Rockin’1000. «Per uno come me, abituato a suonare nei piccoli locali e nelle serate tra amici», racconta De Matteis a fine concerto, «è difficile raccontare questi giorni passati tra persone straordinarie provenienti da ogni parte del mondo, per condividere con me questa esperienza all’insegna dell’arte e della musica: Usa, Nuova Zelanda, Inghilterra, Polonia, Germania, Francia, Venezuela, Italia, Inghilterra, Russia». La particolarità di Rockin’1000 sta nel fatto che consente ad artisti sconosciuti e non professionisti di vivere giorni da rockstar. Due i concerti di questo mese, prima allo Stade de France di Parigi e poi a Francoforte. Per Giuseppe, appassionato di Springsteen, ora il sogno è organizzare una Rockin’1000 all’Aquila.